I
fedeli riceveranno l’indulgenza plenaria “ogniqualvolta visiteranno in
forma di pellegrinaggio una basilica papale, una catacomba cristiana,
una chiesa cattedrale, un luogo sacro designato dall’Ordinario del luogo
per l’Anno della fede” e “ogniqualvolta, nei giorni determinati
dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede, in qualunque luogo
parteciperanno ad una solenne celebrazione eucaristica o liturgia delle
ore, aggiungendo la professione di fede in qualsiasi forma legittima”.
Indulgenza plenaria anche per la visita al luogo dove si è ricevuto il
battesimo, e nel quale devono essere rinnovate le promesse battesimali. I
vescovi, da parte loro, in particolari celebrazioni, come la Solennità
di Cristo Re, il 24 novembre 2013, giorno di chiusura dell’Anno della
fede, potranno impartire la benedizione papale con l’indulgenza
plenaria. “I fedeli veramente pentiti, che non potranno partecipare alle
solenni celebrazioni per gravi motivi - si legge nel decreto, in cui si
citano tutte le monache che vivono nei monasteri in clausura perpetua,
gli anacoreti e gli eremiti, i carcerati, gli anziani, gli infermi -
conseguiranno l’indulgenza plenaria alle medesime condizioni”, se
ascolteranno per radio o televisione le parole del Papa o assisteranno
con quei mezzi alle celebrazioni. Nel decreto, infine, si raccomanda ai
sacerdoti speciale cura nelle confessioni dei fedeli.
Citta del Vaticano