" A poche ore di distanza, al Policlinico Umberto I di Roma, reparto di Oncologia Pediatrica, sono “partiti per il Cielo” Vincenzo, italiano di anni 3, e Mohamed, iracheno di anni 5...
I due bimbi, uniti nella sofferenza, si sono voluti tanto bene. In epoca di incomprensioni e contrapposizioni anche religiose fra “i grandi”, due bambini - raccontati in una favola - indicano la strada della tolleranza ai tanti che hanno perso la bussola della vita. La favola che segue è opera di Lauretta Perassi, da dieci anni volontaria presso il reparto oncologico, e scrittrice di libri per bambini, una decina, firmati semplicemente Lauretta.
SEI pronto, Vincenzino? chiese con voce dolcissima l’angelo che era entrato in quel momento nella stanza del bimbo, all’ospedale
Si! rispose il bambino e aggiunse: Andiamo da Dio, vero? L’angelo assentì col capo. Vincenzino mise fiducioso la sua manina in quella dell’Angelo. Insieme lasciarono l’ospedale, la città addormentata sotto una coltre di stelle, la terra verdazzurra e si inoltrarono lungo le vie del cielo, scintillanti di luce. Il bimbo saltellava al fianco dell’angelo, quando, all’improvviso, si sentì chiamare: Vincenzino, dove vai? Aspettami! Si voltò indietro e vide venire verso di lui il suo amichetto Mohamed, compagno di tanti giochi, là in ospedale. Anche Mohamed era affiancato da un angelo che indossava una veste candida, stretta in vita da una cintura d’oro. Sapendo che Mohamed era venuto da lontano per curarsi e che era in ospedale solo con il papà, Vincenzino domandò: L’hai detto al tuo papà? No, l’ho lasciato inginocchiato sul tappeto della preghiera. M’è sembrato il momento migliore, per partire. Sono sicuro che Allah saprà consolarlo, dettargli le risposte giuste in fondo al cuore. Allah? domandò Vincenzino con stupore... E chi è Allah? Mohamed scoppiò in una risata. Quella risata argentina che lo contraddistingueva e che gli faceva brillare i grandi occhi scuri. Allah è Dio! No, Dio si chiama Trinità ribattè Vincenzino Allah è sicuro che si chiama Allah, me l’ha detto mio padre disse Mohamed. Io sono sicuro che si chiama Trinità, me l’ha detto mio padre disse Vincenzino. Poiché l’autorità di un papà non si mette in discussione, i due bambini dovettero concludere: Ma allora il tuo Dio non è uguale al mio! Questo vuol dire che gli angeli non ci stanno portando dalla stessa parte! realizzò in un istante Vincenzino e aggiunse: io non voglio vedere la Trinità, senza di te! Neppure io voglio vedere Allah, senza di te! Per fortuna, gli angeli stavano conservando amichevolmente tra di loro. Un’occhiata d’intesa passò tra i due bambini che fecero dietrofront e si nascosero in mezzo a un banco di nuvole. Adesso dobbiamo cercare un posto dove stare insieme disse Mohamed. Mano nella mano, il piccolo musulmano e il piccolo cattolico si incamminarono su una strada lastricata di turchesi. Cammina cammina arrivarono in vista di una città le cui porte erano di zaffiro e di smeraldo, le mura di pietre preziose e le torri di oro purissimo. Quella è la casa di Dio! esclamòVincenzino. Del mio Dio precisò poi. No, quella è la casa del mio Dio disse convinto Mohamend. Ma se è come quella del racconto della Bibbia che mi leggeva la nonna a casa, la sera! disse Vincenzino, quasi piagnucolando. Non è possibile, guarda: ci sono due giardini con frutta, palme e melegrane. E anche due fonti zampillanti: è tutto proprio com’è scritto nel libro del Corano. Scommetti che è la casa del mio Dio? disse Vincenzino. Scommetti che è la casa del mio Dio? disse Mohamed. Andiamo a domandare dissero insieme i due bambini... Davanti all’ingresso principale s tavano due angeli in candide vesti. Abita qui la Trinità? domandò Vincenzino. si rispose uno dei due angeli, sorridendo. Per nulla convinto, Mohamed domandò Abita qui Allah? Sì rispose l’altro angelo, con un identico sorriso. Andiamo a vedere di persona disse Mohamed, che era un tipo pratico Forse il tuo Dio e il mio Dio abitano nella stessa casa. Con grandissimo stupore, Vincenzino e Mohamed dovettero constatare che c’era un solo Dio, seduto sul suo trono sfavillante di luce. Tu sei Trinità? domandò il piccolo cattolico. Si, lo sono. Tu sei Allah? domandò il piccolo musulmano. Si lo sono. Ma allora hai due nomi! constatarono i bambini, stupefatti. Non solo due, ne ho molti di più disse Dio, divertito Mi chiamano persino Caso, Natura, ma sono sempre io! Senti disse Mohamed, il tipo pratico non si potrebbe chiamarti con un nome solo visto che tu sei solo Uno? Così, tanto per non fare confusione. Chiamatemi Amore disse Dio, stringendosi al petto il piccolo cattolico e il piccolo musulmano.
Il Corano e la Bibbia a confronto. Tabella comparativa fra cristianesimo e islam. Molte persone non hanno le idee in chiaro riguardo al Dio della Bibbia – quello degli ebrei e dei cristiani – e ad Allah.Questo confronto vuol essere un aiuto a capirci qualcosa di più.
L'islam presentato dal Corano è la religione dell'uomo che cerca di piacere a Dio ubbidendo alla volontà divina. Il cristianesimo presentato dalla Bibbia, invece, rivela un Dio che prende l'iniziativa e viene a cercare l'uomo perduto. Sono due visioni opposte. Anche la diffusione delle due religioni segue percorsi contrastanti: per l'islam è la jihad, per il cristianesimo è l'evangelizzazione.
Usando il Corano e la Bibbia si possono paragonare chiaramente l'islam e il cristianesimo. (L'elenco, i riferimenti e le spiegazioni non sono completi. Alcuni riferimenti delle Sure possono variare leggermente secondo la traduzione usata.)
Differenze fra l'islam e il cristianesimo
il Corano
la Bibbia
Dio
Non solo i cristiani, ma anche i musulmani credono in un Creatore.
Alla fine dei tempi, nel Giorno del Giudizio, Egli chiederà conto a tutti gli uomini delle loro azioni.
1.Allah creatore
Allah è il creatore del mondo e dell'uomo. Ma l'uomo non è stato creato a immagine di Dio.
Sure 55:1-7.
1.Dio creatore
Dio ha creato l'universo e l'uomo a sua immagine e somiglianza. Egli rivela la sua essenza nella creazione.
Giovanni 1:14-15.
2.Allah non è Padre
Allah non è il padre di Gesù, ma il Dio onnipotente e misericordioso.
Sura 9:30-31; 6:101-102.
2.Dio è Padre
Dio è Padre di Gesù Cristo e Padre dei suoi figli.
Marco 1:1; Giovanni 1:12; Romani 8:15-17; 1 Giovanni 3:1.
3.La Trinità è idolatria
La venerazione di parecchi dei è il più grave peccato dell'Islam, perché c'è solo un unico Dio. (Il Corano accusa i cristiani di adorare tre dei: Dio, Gesù e Maria.)
Sura 4:171; 5:76.
3.La Trinità
La Trinità consiste nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Maria è soltanto umana e non fa parte della Trinità.
Matteo 28:19; Galati 4:6.
4.Il nome di Allah
Il nome Allah è formato dall'articolo "al" e dal sostantivo "Ilah", e significa "il Dio".
L'espressiône "Nome di Allah" si trova almeno 120 volte nel Corano. Allah ha molti altri nomi.
4.Il nome di Dio
Dio si rivela a Mosè come "Io sono Colui che sono".
Il Dio della Bibbia ha molti altri nomi.
Esodo 3:13-14.
Gesù
Corano e Bibbia parlano di Gesù, il "Cristo".
Gesù è nato dalla vergine Maria.
Secondo la Bibbia è morto sulla croce, risorto, e asceso al cielo.
Essa afferma pure che Gesù ritornerà di nuovo sulla terra negli Ultimi Giorni.
5.Allah e Gesù
Gesù è stato creato da Allah attraverso la sua parola. E tramite la potenza di Allah è stato trasferito in Maria. Tuttavia è solo un uomo.
Allah non ha figli, Gesù non è suo figlio. Gesù non può essere venerato come Dio.
Sure 9:30; 5:75; 4:171; 3:59; 3:45; 5:75.
5.Dio e Gesù
Gesù è stato generato dallo Spirito Santo in Maria.
Gesù è l'unigenito Figlio di Dio. Gesù è venuto come uomo sulla terra ed è Dio incarnato. Sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento Gesù è venerato come Dio.
Salmo 2:7; Matteo 1:20; Luca 1:35; Giovanni 1:1-2; Isaia 9:6; Giovanni 20:28.
6.Gesù: Profeta e Apostolo
Gesù è considerato uno dei profeti più significativi. Tuttavia Maometto è il "sigillo dei profeti". Gesù viene anche chiamato apostolo di Allah.
Poiché l'uomo non è caduto nel peccato, egli non ha bisogno di un Salvatore. Con le buone opere è in grado di guadagnarsi l'approvazione di Allah.
Non c'è nessun mediatore tra Allah e l'uomo.
Sure 61:6; 7:157; 33:40.
6.Gesù: Dio, Mediatore, Salvatore
Gesù è venuto nel mondo come il promesso Liberatore e Salvatore dell'Antico Testamento.
Egli è il Figlio di Dio, e in diversi passaggi viene chiamato "Signore" e "Dio".
Gesù Cristo è l'unico mediatore tra Dio e l'uomo.
Isaia 53:5-12; Giovanni 3:17; Tito 2:13; 2 Pietro 1:1; Giovanni 14:16; Atti 10:43; 13:21; Filippesi 3:20; 1 Timoteo 2:5.
7.Gesù non è morto sulla croce
Gesù non è stato crocifisso e non è risorto. Una crocifissione sarebbe stata per lui una sconfitta vergognosa. Con la sua morte non avrebbe ottenuto nessuna redenzione.
(Sulla fine di Gesù il Corano non ha indicazioni chiare. Probabilmente Allah l'ha rapito davanti ai suoi nemici, e un altro è stato crocifisso al suo posto.)
Sura 4:157-158.
7.Gesù, morto sulla croce e risorto
Gesù è morto sulla croce secondo la volontà del Padre. È stato messo in una tomba ed è risorto dai morti il terzo giorno.
Con ciò ha conquistato la vittoria sul peccato e sulla morte e ha ottenuto la redenzione per coloro che ripongono la loro fiducia in lui.
Con le buone opere l'uomo ottiene il favore di Allah. I cinque pilastri del culto dell'islam sono: la professione di fede; la preghiera cinque volte al giorno; l'elemosina; il digiuno nel mese di Ramadan; il pellegrinaggio alla Mecca.
Sura
11.Le buone opere
Le opere non possono riconciliare l'uomo con Dio.
Romani 3:20,28; Galati 3:10-11.
Peccato, fede, perdono
Il Corano e la Bibbia indicano che la volontà di Dio credere in lui e vivere secondo i suoi precetti.
Se la persona viola questi precetti e pecca, gli può essere perdonato.
Il Corano e la Bibbia promettono la vita eterna al credente.
12.Il peccato
Nel paradiso terrestre Adamo ha peccato quando ha mangiato il frutto proibito.
Ma con questo evento l'uomo non è stato separato da Allah.
(Nell'islam non c'è caduta e il peccato originale non esiste.)
Sura 2:35-39.
12.Il peccato
Adamo ha trasgredito il comandamento di Dio nel paradiso.
Le conseguenze di questa violazione sono peccato, morte e separazione da Dio per tutti gli uomini nel mondo.
La riconciliazione con Dio è possibile solo attraverso la morte di Gesù.
2 Corinzi 5:18-19; Romani 3:20.
13.Il bene e il male
La persona è sempre in grado di decidere tra il bene e il male.
Con le buone opere e l'osservanza dei precetti l'uomo può piacere ad Allah. Se tuttavia disobbedisce e pecca, non fa soffrire Allah.
Quando l'uomo fa il male, egli pecca innanzitutto contro se stesso, perché non riceverà la ricompensa per il bene che avrebbe potuto compiere.
Sura 7:19-25; 6:160; 53:31.
13.Il bene e il male
A partire dalla caduta di Adamo, l'uomo ha scelto il male.
Egli non è in grado di far niente per ristabilire la sua relazione con Dio.
Il tentativo di esaudire la legge lo porta solo a cadere ancor più profondamente nel peccato. I suoi peccati sono sempre rivolti contro Dio.
Romani 3:10-12,20; Salmo 51:6.
14.La fede
Fede significa riconoscere l'esistenza di Allah, sottomettersi a lui, esprimergli gratitudine e seguire i suoi precetti (preghiera, elemosina, eccetera).
Sura 2:177.
14.La fede
Fede significa riconoscere il proprio stato di peccato e perdizione, accettare la redenzione di Gesù, e vivere nei comandamenti di Dio per mezzo della forza dello Spirito Santo.
Atti 9:1-18.
15.Il perdono
Il Corano celebra continuamente la misericordia e la grazia di Allah.
Il peccatore pentito spera nel perdono di Allah, tuttavia non ha alcuna certezza del perdono nella vita attuale, e neppure la certezza di poter entrare nel paradiso dopo la morte.
Allah è troppo onnipotente per lasciarsi vincolare nelle sue azioni.
Sure 7:156; 3:31; 27:46.
15.Il perdono e la vita eterna
Il peccatore pentito sa che Dio gli dona il perdono, perché Dio si è chiaramente impegnato nella sua Parola
1 Giovanni 1:9.
Dio dona la certezza della vita eterna a chi accetta il perdono offerto per mezzo della morte di Gesù.
Giovanni 1:12; 1 Giovanni 5:13.
La Parola di Dio e lo Spirito Santo
Musulmani e cristiani credono che la Parola eterna e non falsificata di Dio sia scritta nel loro Libro sacro.
Il Libro racconta come Dio ha guidato la storia dell' umanità nel passato, e come nel presente dà indicazioni per la vita e la fede degli uomini.
16.Il Corano
Il Corano è la Parola non falsificata e pura di Allah, una trascrizione fedele della rivelazione originale divina a Maometto.
(L’Antico e il Nuovo Testamento, invece, sono stati falsificati col tempo. Il Corano corregge l’Antico e il Nuovo Testamento là dove differiscono dalla Bibbia.)
Sure 2:2; 43:2-4.
16.La Bibbia
La Bibbia è la Parola affidabile di Dio.
Lo Spirito Santo ha vegliato sulla sua stesura. La Bibbia non ha bisogno di correzioni e rimane per sempre la Parola eternamente valida di Dio.
Apocalisse 22:18.
17.Ispirazione del Corano
Il Corano è stato dettato a Maometto direttamente da Dio, tramite la mediazione dell'angelo Gabriele, senza l’influsso della personalità di Maometto. La sua autenticità è perciò garantita.
L'autore del Corano è uno solo: Maometto.
Sura 2:97-98; 26:192-195.
17.Ispirazione della Bibbia
La Bibbia è “ispirata” da Dio. Tuttavia la personalità degli scrittori non è annullata, ma si riflette chiaramente nei diversi stili dei libri biblici.
La Bibbia è stata scritta da circa 40 autori nel corso di 1500 anni.
2 Timoteo 3:16.
18.L’azione dello Spirito Santo
Nella rivelazione delle Scritture lo Spirito di Dio ha operato in diversi uomini: in Mosè per la Torà, in Davide per i Salmi, in Gesù per i Vangeli e in Maometto per il Corano.
Allah fortifica i fedeli con lo Spirito.
Sure 2:87; 16:102.
18.L’azione dello Spirito Santo
Lo Spirito Santo è una persona divina e appartiene alla Trinità.
Lo Spirito convince di peccato e di colpa. Egli dà ai credenti dei doni spirituali, fa crescere il frutto spirituale, e permette di vivere come piace a Dio.
Genesi 1:26; Giovanni 14:16; Galati 5:22.
Altro
19.Jihad per il Regno di Allah
La Jihad è la "guerra santa" contro gli infedeli. L'Islam ha come scopo la conquista territoriale per instaurare un governo islamico con la sharia (legge coranica).
…
19.Evangelizzazione per il Regno di Dio
I discepoli hanno ricevuto il comandamento di andare per tutto il mondo a predicare il vangelo a ogni creatura, facendo miracoli e scacciando demoni, affinché chi lo riceve sia salvato.
Marco 16:15-18; Giovanni 3:16.
20.Gli infedeli
Il Corano esorta a diffidare degli infedeli (compresi ebrei e cristiani) e a ucciderli.
Sure 5:54; 47:4; 9:29,123,216.
20.Gli infedeli e i nemici
Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano.
Esodo 23:3-4; Matteo 5:44. Luca 6:27,35; Romani 12:14; 1 Pietro 3:9.
21.Maometto nelle Scritture
Secondo l'Islam, la venuta di Maometto è annunciata nell'Antico Testamento da Mosè e Isaia, e nel Nuovo Testamento da Gesù.
21.Maometto nelle Scritture
Maometto non è annunciato nella Bibbia e non corrisponde ai criteri biblici per un profeta di Dio.
22.Gerusalemme
Il nome di Gerusalemme non è menzionato nemmeno una volta nel Corano.
22.Gerusalemme
Gerusalemme viene menzionata direttamente circa 770 volte nell'Antico e nel Nuovo Testamento. Altri nomi per Gerusalemme sono "Sion" (circa 170 volte).
“Abbiamo preparato la Fiamma per i miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel Suo Inviato.” (C.48:13)
“Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!” (C.8:12)
“Non obbedire ai miscredenti; lotta invece con essi vigorosamente.” (C.25:52)
“Uccideteli ovunque li incontriate e scacciateli da dove vi hanno scacciato” (C.2:191)
“E combattili fino a quando non ci sia più tumulto o oppressione, e prevalga la giustizia e la fede in Allah ovunque e dovunque.” (C.8:39)
“Ai miscredenti saranno tagliate vesti di fuoco e sulle loro teste verrà versata acqua bollente, che fonderà le loro viscere e la loro pelle. Subiranno mazze di ferro, e ogni volta che vorranno uscirne per la disperazione vi saranno ricacciati: “Gustate il supplizio della Fornace” “ (C.22:19-22)
“O voi che credete! Combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con coloro che Lo temono.” (C.9:123)
“O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti, e sii severo con loro. Il loro rifugio sarà l’Inferno, qual triste rifugio!” (C.9:73)
“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.” (C.9:29)
“Combatteteli finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro, guarisca i petti dei credenti.” (C.9:14)
“O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti e perseveranti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende.” (C.8:65)
“La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” (C.5:33)
“Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati.” (C.8:60)
“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.” (C.9:29)
Ricordiamo l’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Mt 22, 37-40 [ndr]
Forse già conoscete questa “O voi che credete! Non abbiate amici tra gli Ebrei ed i Cristiani” [al-Ma’idah 5:51.11]. Ma lo sapevate che ci sono 123 versi del Corano relativi al combattere ed uccidere per la causa di Allah? Ecco, di seguito, alcuni passaggi:
I musulmani sono incoraggiati ad occuparsi totalmente nel combattimento per la gloria di Allah [Sura 22:73]
Allah darà “una più grande ricompensa a coloro che combatteranno per lui” [Sura 4:96]
Circa gli infedeli (coloro che non si sottomettono all’Islam), costoro sono “gli inveterati nemici” dei musulmani [Sura 4:101]. I musulmani devono “arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove” [Sura 9:95]. I musulmani devono anche “ circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta” [Sura 4:90]. “Combatteteli finché l’Islam non regni sovrano” [Sura 2:193]. “tagliate loro le mani e la punta delle loro dita” [Sura 8:12]
Se un musulmano non si unisce alla guerra, Allah lo ucciderà [Sura 9:93]. Al fedele deve essere detto “ il calore della guerra è violento, ma più violento è il calore del fuoco dell’inferno” [Sura 9:81]
Un musulmano deve “combattere per la causa di Allah con la devozione a Lui dovuta” [Sura 22:78]
I musulmani devono far guerra agli infedeli che vivono intorno a loro [Sura 9:123]
I musulmani devono essere “brutali con gli infedeli” [Sura 48:29]
Un musulmano deve “gioire delle cose buone” che ha guadagnato con il combattimento [Sura 8:69]
Un musulmano può uccidere ogni persona che desidera se è per “giusta causa” [Sura 6:152]
Allah ama coloro che “combattono per la Sua causa” [Sura 6:13]. Chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere “messo a morte o crocifisso o mani e piedi siano amputati da parti opposte” [Sura 5:34]
“Chiunque abiuri la sua religione islamica, uccidetelo”. [Sahih Al-Bukhari 9:57]
“Assassinate gli idolatri ogni dove li troviate, prendeteli prigionieri e assediateli e attendeteli in ogni imboscata” [Sura 9:5]
“Prendetelo (l’infedele n.d.t.) ed incatenatelo ed esponetelo al fuoco dell’inferno” [Sura 69:30]
“Instillerò il terrore nel cuore dei non credenti, colpite sopra il loro collo e tagliate loro la punta di tutte le dita” [Sura 8:12]
“Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta [Sura 5:33]
“Sappiate che il paradiso giace sotto l’ombra delle spade” [Sahlih al-Bukhari Vol 4 p55]
Domanda: dato che il Corano è la parola di Allah, che il Profeta Mohammed (la Pace sia su di Lui) altro non è che il diligente redattore del Libro e che dovere di ogni buon musulmano è applicare quanto scritto sul Corano (e non interpretarlo, si badi bene), è mai possibile un “Islam moderato”? Secondo me no.
Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: "Io amo Dio" e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello. (1 Gv 4, 15-16.19-21)
"Non guardare con gli occhi della mente, ma con quelli dell’anima. Poiché la vita che verrà è già davanti a noi, in attesa di svelarci la natura del mondo. Guarda con attenzione.
Trova gli occhi per vedere"
ti prego...
non sciupare i fiori spontanei che crescono lungo la sua via...