Si decide a Torino il futuro di Internet. Da giovedì a sabato prossimo, l’Environment Park ospita la quinta edizione dell’Internet Governance Forum (IGF) Italia, che si pone l’obiettivo di definire i contenuti della partecipazione italiana all’IGF globale, in programma a Baku, dal 6 al 9 novembre.
Seguendo la natura aperta e “multi-stakeholder”, propria dell’IGF, le principali aree di discussione – digital divide in Italia, infrastrutture presenti ed emergenti, esperienze di e-Government e e-democracy, ruolo delle Agende Digitali – sono state scelte anche attraverso la consultazione pubblica, avviata dal Miur attraverso la piattaforma “Principi Generali di Internet” .
La modalità partecipativa dell’evento avrà il suo apice nel giorno inaugurale (giovedì 18, dalle 15 alle 19) con una sessione “unconference” , aperta al confronto tra i partecipanti.
Per parlare del futuro di Internet e presentare l’evento torinese si è scelta la rete come canale di comunicazione. Martedì 16, alle 14,30, la conferenza stampa è stata organizzata in diretta streaming, sul sito di IGF Italia e rimandata anche su stampa.it.
A Juan Carlos De Martin, co-direttore Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino, il ruolo di memoria storica dell’Internet Governance Forum: «Alcuni anni fa si è iniziata a sentire, a livello internazionale, l’esigenza di una governance di Internet condivisa. Sollecitate in questo senso, le Nazioni Unite e l’allora Segretario Generale Kofi Annan hanno dato vita al World Summit on the Information Society. Il summit del 2005 ha segnato una svolta: oltre a essere molto partecipato ha visto per la prima volta un approccio ‘multi-stakeholder’, con diritto di parola per tutti e non solo per le delegazioni ufficiali».
Il modello si è rivelato vincente e Kofi Annan decise di istituire per 5 anni l’Internet Governance Forum, confronto annuale aperto a tutti per affrontare i grandi temi di Internet. Parallelamente, anche a livello nazionale sono nati dal basso incontri su scala ridotta. L’Italia è stata tra i primi paesi a organizzare degli IGF nazionali, soprattutto grazie alla spinta del Centro Nexa, del Cnr di Pisa, della Provincia di Roma e della Provincia autonoma di Trento.
«Dopo le edizioni di Pisa, Roma e Trento – ha spiegato De Martin –, nel 2012 tocca a noi torinesi, non potevamo più esimerci dall’organizzare un IGF italiano. Nel frattempo le Nazioni Unite hanno confermato per altri 5 anni l’Internet Governance Forum globale, segno che il dibattito è vivo».
Prima di cedere la parola agli altri relatori e entrare nel vivo della tre giorni torinese, Juan Carlo De Martin ha sottolineato la forte presenza governativa all’IGF Italia: «Aspetto importante perché a Baku ci sarà una rappresentanza del Governo italiano e il fatto che siano qui a confrontarsi su scala nazionale è un segnale positivo».
Silvano Giorcelli, Direttore Generale di TOP-IX, è intervenuto su uno dei pilastri dell’IGF: il ruolo dell’infrastruttura. «Tema molto caro a TOP-IX fin dal 2006 quando ha dato vita al Development Program, col compito di favorire e sostenere lo sviluppo di Internet sul territorio, fornendo apporto infrastrutturale ai soggetti che hanno progetti di innovazione in Internet».
La posizione della Regione Piemonte è riassunta nelle parole di Roberto Moriondo, Direttore della Direzione Innovazione, Ricerca e Università della Regione Piemonte: «Abbiamo fortemente voluto portare l’IGF a Torino. La regione ha contribuito alla stesura dell’Agenda Digitale del Governo, il mio auspicio è che questi tre giorni servano anche a pensare azioni concrete per dare forma e sostanza ai principi contenuti nell’Agenda».
Entusiasmo condiviso da Sergio Duretti, Direttore CSP – Innovazione nelle ICT: «Organizzare a Torino un evento dedicato alla governance di Internet, vuol dire avere consapevolezza di quanto Internet sia nel Dna di questa città. Mi piace ricordare che il primo porting su Internet del televideo lo fece proprio il CSP nel lontano 1995».
Le maggiori sollecitazioni arrivate via twitter (hashtag #igfit) erano relative al tema degli open data e della gratuità dei dati, alla neutralità della rete e alle smart city e smart community. La discussione su questi temi è rimandata all’IGF, che prende il via giovedì 18. Con una suggestione offerta ancora da Sergio Duretti: «La città Smart è una rete che interconnette dati, per migliorare la qualità della vita, del lavoro e dei servizi».
Il video della conferenza stampa è visibile sull’home page di IGF Italia.