Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

Amico Web di Francesca
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
  
 ღ-TUTTI I POST-ღ 
 ♥LA ♥ NOSTRA ♥ CHAT♥ 
 ♥ AMICO ♥ WEB ♥ 
 ღ COMUNICAZIONIღ 
 ✿.。GENERALE.。✿ 
  
 ✿AFORISMI ✿ 
 ✿AMICI✿ANIMALI✿ 
 ✿AMICIZIA✿ 
 ✿ARTE✿ 
 ✿ASTROLOGIA ✿ 
 ✿ATTUALITA✿ 
 ✿BIBLIOTECA✿ 
 ✿BUTTERFLY✿ 
 CARA✿ALDA✿ 
 ✿CUCINO IO✿ 
 ✿CURIOSITA✿ 
 FAVOLE✿STORIE 
 ✿FRANCESCA ✿ 
 ✿GABBIANO✿ 
 ✿ GIF✿ 
 ✿GIOCHI ✿ 
 ✿GRANDI MITI ✿ 
 ✿HAIKU✿ 
 ✿IMMAGINI✿ 
 ✿INDIANI...✿ 
 ✿LINK AMICI✿ 
 MEDICINA✿SCIENZE 
 ✿.·:*MISTERI*:·.✿ 
 ✿MOTHERSIXTEN✿ 
 ✿MUSICA E VIDEO✿ 
 ✿PIANTE E FIORI ✿ 
 ✿POESIE✿ 
 ✿PROVERBI ✿ 
 ✿PROVE✿ 
 ✿QUIZ E TEST✿ 
 ✿RELIGIONE✿ 
 ✿ RIFLESSIONI✿ 
 S.GIOVANNI ROTONDO 
 SERVIZI ✿UTILI 
 ✿SFONDI ✿ 
 ✿UMORISMO✿ 
 ✿UN ADDIO A..✿ 
  
 .·:*DONNA*:·. 
 ♥♥♥MAMMA♥♥♥ 
 ┊┊★┊┊N@t@le┊┊★┊┊ 
 ♥PASQUA♥ 
 ♥S@n♥V@lentino♥ 
  
  
 
 
  Herramientas
 
Religione: rabbia positiva
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 13/11/2012 15:46

Quando l'ira è necessaria e buona

Rss FeedTwitterFacebookPrint
Ira positiva?

Ira positiva?

Nel prossimo numero di "Civiltà Cattolica" i gesuiti riabilitano la rabbia positiva

Giacomo Galeazzi
Città del Vaticano

L'ira resta un vizio capitale, ma Civiltà Cattolica riabilita la rabbia:"E' preziosa nella vita". La rivista dei Gesuiti, le cui bozze vengono vidimate dalla Segreteria di Stato, rivaluta la collera, stato d'animo tutt'altro che sconosciuto in Curia all'epoca di Vatileaks e delle odierne guerre di potere combattute da opposte cordate ecclesiastiche attraverso dossier e fughe di documenti riservati. Certo, la collera non è tutta uguale e, mitigata da cristiana "pietas", assume connotati differenti. «L'aggressività presenta uno spettro di sentimenti molto diversi ma estremamente collegati tra loro, come la rabbia e la tristezza.

Esse vengono talvolta considerate moralmente negative, da eliminare o ignorare, mentre sono un aiuto prezioso per la vita umana. Entrambe hanno infatti a che fare con la dimensione della speranza e della giustizia, indispensabili per la vita umana», sottolinea il padre gesuita Giovanni Cucci in un articolo dal titolo «L'aggressività: un male da evitare o un aiuto per la vita?» che compare sul prestigioso quindicinale in cui invita a distinguere «tra rabbia e rabbia».

L'articolo ne esamina soprattutto l'aspetto psicologico e la loro possibile ricaduta sulla vita spirituale, mettendo in guardia dal pericolo, «oggi molto in voga, di confondere l'esperienza cristiana con la ricerca del benessere». Una prima e salutare osservazione basilare in questo campo, scrive padre Cucci, è di precisare che «la rabbia, come ogni sentimento ed emozione, non è in sé né buona né cattiva, perché appartiene alla natura stessa dell'uomo, legata alla tendenza a prendersi a cuore persone e situazioni».

L'aggressività risulta inoltre importante, chiarisce il redattore della rivista della Compagnia di Gesù, per poter vivere: «di fatto, è proprio essa a darci una mano quando siamo nei guai».L'aggressività, essendo una componente psichica, una «passione» secondo la classificazione degli antichi, è anteriore al livello morale, e dunque sarebbe inutile interrogarsi circa la sua eventuale bontà. «Le passioni sono dunque una forza da incanalare: se la direzione è buona, si compirà il bene; se invece è cattiva, il frutto sarà cattivo - argomenta padre Cucci -; la responsabilità non risiede tuttavia nella passione in quanto tale, ma nella direzione che le viene assegnata. è la scelta del soggetto a conferire connotazione morale alle passioni: egli se ne può servire per affrontare le difficoltà apostoliche di una missione, oppure per rapinare una banca».

Lo stretto binomio tra aggressività-rabbia-speranza e depressione- disperazione-tristezza è, sostiene il padre gesuita, «fondamentale per la vita umana, dal punto di vista psicologico, morale e spirituale. La convinzione di essere in grado di affrontare le difficoltà è, ad esempio, fondamentale per la stima di sé e per una migliore conduzione della propria vita, specie in situazioni di difficoltà estreme». La negazione della rabbia, argomenta padre Giovanni Cucci, «non conduce certamente a una vita più posata e tranquilla, ma piuttosto a una situazione potenzialmente esplosiva; le emozioni si ribellano quando non vengono ascoltate, quando non trovano il loro posto adeguato. E le conseguenze possono essere ancora più distruttive, per sé come per gli altri».L'articolo della «Civiltà Cattolica» passa poi ad affrontare questioni come la negazione della rabbia, i motivi per cui ci si arrabbia e il rapporto esistente tra depressione e vita spirituale, fino ad affrontare il rischio di una lettura `salutista´ della vita spirituale. Su quest'ultimo fronte, padre Cucci afferma: «Una certa cultura `salutista´, molto diffusa nel nostro tempo, rischia di creare gravi equivoci a questo proposito. Ci sono situazioni - le situazioni che Gesù stesso ha attraversato - in cui si nota che c'è in gioco qualcosa di più grande del benessere personale e della stessa vita fisica».

Lo scopo della vita cristiana non è semplicemente di «stare bene»: ciò può diventare piuttosto un motivo di egoistico ripiegamento su di sé, di ansia e di preoccupazione allorché vengano richieste scelte difficili ma in coerenza con le esigenze della vita cristiana. Commenta padre Cucci: «La speranza, elemento speculare dell'aggressività, ricorda che la pienezza, cui tende il desiderio, non può mai essere definitiva; essa alimenta la vigilanza e il senso dell'attesa, due atteggiamenti propri di chi è vivo, sveglio, e peculiari dell'esperienza cristiana». L'attesa mantiene interiormente desti, attenti a ciò che succede, riconoscendone la possibile responsabilità o cercando di vivere diversamente quanto capita. «La speranza non addormenta l'azione, ma le fornisce una linfa indispensabile, specialmente di fronte alle difficoltà».

In questo senso analisi psicologica e vita spirituale possono giungere a una conclusione simile. «Come a livello umano la capacità di sperare negli altri non implica necessariamente il declinare le proprie responsabilità, e la speranza è più genuina quando tiene in conto sia le risorse interne che l'aiuto esterno, similmente, nella nostra relazione con Dio la capacità di accettare la salvezza come un dono non esclude un pieno affidamento sulle nostre risorse interne; anzi esso richiede che le nostre risorse interne siano pienamente implicate in una relazione di cooperazione».

L'importante è fissare dei paletti. «Il limite e la fragilità, anche se possono diventare motivo di sofferenza, non sono affatto qualcosa di negativo, da eliminare, ma costituiscono piuttosto il luogo della propria umanità. Come ci ricorda il Vangelo, la sofferenza va messa in conto in un cammino spirituale e umano maturo, perché amore e tristezza non si escludono», conclude padre Cucci.



Primer  Anterior  2 a 2 de 2  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 13/11/2012 21:16
L'ira genera stress, lo stress genera molti danni a livello fisico, sto constatando sulla mia pelle


 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados