Ogni giorno circa 86 bimbi vengono portati via alle famiglie, in totale 32 mila l'anno. Nove volte su 10 sono italiani.
«C'è un abuso di questi provvedimenti, dice l'avvocato Antonello Martinez, fondatore dell'associazione "Cresco a casa" ,
e quasi mai per un pericolo reale. Non vengono fatti i dovuti accertamenti, gli assistenti sociali,
spesso solo volontari senza qualifiche precise, decidono in autonomia, anche se spetterebbe al magistrato.
Che però spesso non conosce il caso e si limita ad avallare le relazioni che riceve. Così nascono errori e orrori».
Martinez dà un dato inquietante: «Il 92 per cento di questi bambini viene alla fine rimandato a casa.
E in media dopo due anni e quattro mesi». Intorno a comunità e case famiglia ruota un giro d'affari miliardario.
Se l'allontanamento è deciso non per cause oggettive e gravi, come abusi e maltrattamenti, ma per
valutazioni soggettive, come quelle sull'incapacità dei genitori di crescere i figli,
quei soldi possono spingere l'ago della bilancia.
E' orribile speculare sull'infanzia, gettare le famiglie nella disperazione e distruggere, forse per sempre,
la serenità dei bambini, e per cosa? per vile denaro!
Purtroppo esistono casi dove l'allontanamente si rende necessario, e allora si lavori seriamente,
molto seriamente su questi.... ma basta abusi ai fini di lucro: 32 mila l'anno, ma scherziamo!!