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SALMO 16 (15) - IL SIGNORE è L’UNICO VERO BENE 16 - Il salmo esprime l’intensa fiducia dell’orante nel suo Signore e il rifiuto di ogni cedimento all’idolatria. Il credente nutre la certezza di venire liberato anche dalla morte (descritta con le immagini degli inferi e della fossa, cfr. Sal 16,10) e di godere senza fine alla presenza di Dio. A questa composizione si ispirerà il NT nel presentare la risurrezione di Gesù (cfr. At 2,25-31; cfr. At 13,35-36). 16,1 Il significato del termine miktam (che ricorre anche nei cfr. Sal 56-60) è sconosciuto. Alcuni lo traducono “inno”, altri “poema” o “preghiera scritta”.
Miktam. Di Davide.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
2 Ho detto al Signore: "Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene".
3 Agli idoli del paese,
agli dèi potenti andava tutto il mio favore.
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16,4 Le libagioni di sangue alludono ai sacrifici umani offerti alle divinità pagane (cfr. Sal 106,36-38).
Moltiplicano le loro pene
quelli che corrono dietro a un dio straniero.
Io non spanderò le loro libagioni di sangue,
né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi.
5 Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
6 Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi:
la mia eredità è stupenda.
7 Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
8 Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
9 Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
10 perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
11 Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. |