ROMA - Mini patrimoniale sui risparmi. Altro che capodanno, il 31 dicembre l’erario del ministero del Tesoro passerà infatti al setaccio tutte le giacenze, conti correnti bancari e postali, libretti, polizze vita, applicando la nuova imposta di bollo sugli investimenti. Una sorta di baratto dell’1 per mille, destinato a rincarare dal 2013, quando il prelievo diventerà dell’1,5 per mille senza limiti.
Per ogni milione di titolari lo Stato porterà a casa 1.500 euro. A farne le spese saranno i risparmiatori medi, famiglie con due redditi fissi e alcune decine di migliaia di euro messi da parte in banca, tra conti correnti e depositi in titoli e obbligazioni.
Come spiega Repubblica, per un patrimonio finanziario di circa 80 mila euro, per esempio, il prelievo si aggirerà sui 100 euro alla fine del 2012 e sui 140 euro alla fine del 2013. Chi, al contrario, ha in banca un risparmi consistenti per 500 mila euro verserà circa 500 euro nel 2012 e 740 euro nel 2013.
Risparmiati dalla tassazione i conti correnti base, aperti per legge a chi ha un reddito fino a 7.500 euro annui, e a quelli con meno di 5 mila euro, circa la metà dei circa 23 milioni di conti bancari o postali, mentre su tutti gli altri conti correnti sarà applicato un prelievo minimo, che passerà, già alla fine del 2012, dai 22,8 ai 34,2 euro.
Tutti gli altri investimenti finanziari subiranno la tassazione senza sconti: dal 1 gennaio 2013, per esempio, l’imposta di bollo sui titoli sale allo 0,15%, arrivando all’1,5 per mille, senza più il tetto a 4.500 euro, che resta solo per le società giuridiche.