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Attualità: Il Vaticano, non sapevo tutto ma ora capisco molte cose!
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: primaveraestate  (Mensaje original) Enviado: 28/12/2012 15:49
Il Vaticano è la più grande multinazionale mondiale e possiede immobili, scuole, ospedali, ristoranti, alberghi, attività commerciali, università, attività editoriali in stampa, radio, case editrici e tv, partecipazioni azionarie (in Italia, perfino nella più grande fabbrica di armi, la Beretta) in tutto il mondo. In I...talia, ha un enorme potere bancario, non solo nello Ior, che ricicla anche capitali mafiosi e dei grandi evasori, ma anche nelle maggiori banche italiane, con suoi uomini nei posti di comando e capitali investiti: Bazoli, presidente di Banca Intesa, per esempio, è di area cattolica e l' amministratore delegato, fino ad un anno fa, era Passera, che è anche azionista del Campus Biomedico, dell' opus dei, la presidente della fondazione Sanpaolo, maggiore azionista della Banca, è una suora paolina. Il passato amministratore delegato di Mps ha contribuito al dissesto di quella banca, acquistando Antonveneta dal banco spagnolo di Santander, diretto da un numerario (membro celibe) dell' opus dei, facendogli guadagnare un' enorme plusvalenza, con l' appoggio dell' ex governatore della Banca d' Italia, Fazio, soprannumerario (membro sposato) dell' opus dei. A Verona, la principale banca cittadina è sotto controllo Opus dei e così a Genova. Geronzi, pluricondannato e implicato in mille affari loschi bancari e assicurativi, è anche lui di area vaticana. Per non parlare del potere internazionale della comunità/setta di Sant' Egidio, il cui guru è il ministro Riccardi, ora con Montezemolo, che viene sempre coinvolta in trattative nei Paesi in guerra. e questi sono dati e fatti comprovabili e comprovati, non smanie complottiste. è normale che appoggi Monti. (Gabriella De Rosa)


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 28/12/2012 15:58
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Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: enricorns Enviado: 28/12/2012 17:51
MI DISPIACE MA NON POSSO SOPPORTARE CERTE ILLAZIONI

Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 28/12/2012 19:01
Mi spiace, non leggerle, a me più che illazioni sembrano realtà ed il tenore di vita del Papa e di molta parte del Clero mi sembrano lontani anni luce dallo stile di Nostro Signore Gesù. Se invece vuoi leggerle, dimostrami il contrario di quello che ho postato.
ED IO NON POSSO ACCETTARE QUESTE REALTA'
 
Benedetto XVI invoca "azioni di collaborazione e un vero dialogo per costruire una nuova maniera di vivere insieme".  "Un vero credente non può dare la morte, bisogna bandire ogni violenza verbale e fisica"; "Unità non è uniformità, convivere è possibile. La libertà religiosa è indispensabile alla pace" ed "Educare alla pace crea una nuova atmosfera di rispetto. Se vogliamo la pace, difendiamo la vita. L'amore vinca l'odio", le frasi fondamentali del discorso di Ratzinger.

Da lastampa.it

 


Pio IX benedice le truppe ai Campi di Annibale nel 1868.Lo stato Maggiore del Papa era composto di otto generali.


UN PRETE BENEDICE LE ARMI




aprile 1870 : ultima benedizione del Papa alle truppe pontifice

A CIASCUNO LE CONCLUSIONI!!
 
IOR

L'Istituto per le Opere di Religione (meglio noto con l'acronimo IOR e comunemente conosciuto come Banca Vaticana) è un istituto privato, creato nel 1942 da papa Pio XII e con sede nella Città del Vaticano. è erroneamente considerato la banca centrale della Santa Sede[2], compito invece svolto dall'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA). Il suo direttore generale riporta direttamente ad un consiglio di amministrazione composto da cardinali che a loro volta rispondono al Papa. L'attuale presidente ad interim è Ronaldo Hermann Schmitz, succeduto al presidente Ettore Gotti Tedeschi.

Lo IOR è stato più volte coinvolto in scandali, finanziari e non, fra i quali spiccano l'"affare Sindona" e il crac del Banco Ambrosiano.

La storia di Renatino De Pedis, boss della Magliana, e della sua sepoltura nella chiesa di Sant’Apollinare

14.05.2012
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La tomba in cui è stato sepolto Enrico De Pedis, detto Renatino, sta per essere aperta. Si sveletà qualche segreto? Difficile. Vale però la pena di ricordare la storia del boss della banda della Magliana e di come finì sepolto nella basilica dei benefattori della chiesa.

Tra i tanti misteri intorno alla sparizione di Emanuela Orlandi, di cui non si sa più nulla dal giugno 1983, c’è anche uno strano giallo che riguarda uno dei capi della banda della Magliana, Enrico De Pedis, detto Renatino. Che è misteriosamente sepolto nella chiesa di Sant’Apollinare, a Roma. Strano? Molto di più. Perché a Sant’Apollinare sono sepolti solo papi e grandi benefattori della Chiesa. Che ci fa un bandito, spietato e violento, lì in mezzo? Ecco la sua storia e una possibile spiegazione.

Dal 24 aprile 1990, Enrico De Pedis riposa a Sant’Apollinare dentro un sarcofago di marmo bianco e argento con incisa la scritta “Enrico De Pedis”.
Sulla sinistra, incastonato con zaffiri, il suo nome “di battaglia”: Renato. De Pedis è l’unico a essere stato tumulato lì negli ultimi 100 anni. Ed è circondato da gente molto importante: autorevolissimi principi della Chiesa. Anche Renatino era molto importante. Un bandito molto importante. Insieme ai suoi soci, “er negro”, “l’operaietto”, “er vesuviano”, “er pantera”, “crispino”, diede vita a una delle più crudeli, efficienti e potenti organizzazioni criminali della storia italiana: hanno rapito, trafficato, ucciso, ricattato. Si dicevano: «Roma è nelle nostre mani». Non era solo Roma. Quando il 2 febbraio 1990 Enrico De Pedis venne freddato da due colpi di pistola, lasciò una montagna di denaro contante, negozi, garage, locali storici come il Jackie’O, imprese edili e immobiliari. Un impero costruito senza un solo giorno di lavoro onesto. Renatino lasciò la moglie Carla, e un’amante, Sabrina Minardi, che per pochi mesi, nel 1978, era stata consorte del calciatore Bruno Giordano. è stata Sabrina a raccontare ai magistrati di Enrico De Pedis: «Vivevamo come ne Il padrino, mi faceva mille regali: valigie Louis Vuitton piene di banconote da 100 mila lire». Sabrina Minardi ha parlato a lungo con gli inquirenti del ruolo che Renatino e gli altri della Magliana avrebbero avuto nella scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta a Roma il 23 giugno 1983. «La rapirono per fare un favore a monsignor Marcinkus». Marcinkus, il capo dello Ior, l’Istituto delle opere religiose, la Banca vaticana. Un uomo potentissimo: lo chiamavano il “banchiere di Dio”. Sabrina Minardi racconta tante cose: che Emanuela fu tenuta nei sotterranei che si snodano sotto una casa di via Pignatelli, a Roma. A fare da carceriera sarebbe stata Daniela Mobili, negli anni Ottanta molto amica di Danilo Abbrucciati, “er camaleonte”, uno dei capi della banda. Daniela Mobili abita ancora a Roma: al suo telefono risponde la figlia. Ci dice: «Lasciate in pace mia mamma, è molto malata. In questa storia non c’entra niente. Ha un alibi di ferro: nel periodo in cui sparì Emanuela Orlandi non c’era. Era in carcere». è vero: Daniela Mobili era detenuta per traffico di stupefacenti. Non è la sola incongruenza nel racconto della Minardi. Però, i sotterranei sotto la casa di via Pignatelli ci sono davvero. C’è un’intera città sotterranea. E la polizia, durante i sopralluoghi, ha anche trovato un bagno.

Chi l’ha fatto costruire? A chi serviva? Carla, la vedova di De Pedis, sbotta con chi la interroga: «lasciatemi in pace, sono cose di vent’anni fa».
A raccontare agli italiani che un pericoloso bandito era sepolto in mezzo a illustri e stimati personaggi fu nel 1996 il sindacato di polizia. L’aveva scoperto, rimanendo di stucco, la Dia, Direzione investigativa antimafia che indagava sulla banda della Magliana. Ma perché Renatino è sepolto lì? Il boss fu ucciso il 2 febbraio 1990. Quattro giorni dopo venne sepolto al cimitero del Verano, area 73, in un loculo di proprietà della famiglia.
Il 23 marzo la vedova presentò alla direzione dei servizi funebri comunali la domanda di “estumulazione” dal Verano. Un mese dopo, Enrico De Pedis venne tumulato nella cripta di Sant’Apollinare. Decise così l’arcivescovo vicario di Roma, Ugo Poletti, che firmò una dichiarazione impegnativa: “Si attesta che il signor De Pedis è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica e ha aiutato concretamente tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi”. Si era forse pentito Renatino, prima di morire? No, per niente. Quando venne freddato, era stabilmente in attività. Comandava ancora sulla banda. E anzi, venne ucciso proprio perché aveva deciso di distribuire in modo diverso i soldi all’interno dell’organizzazione. Alcuni suoi complici chiamarono due killer dalla Toscana e lo freddarono.
Don Pietro Vergari, rettore della basilica, ordinò: “Il lavoro di sepoltura verrà fatto da artigiani e operai specializzati in questosettore che già hanno lavorato per la tumulazione degli ultimi Sommi Pontefici in Vaticano. Sarà questa l’occasione per risanare uno degli ambienti dei sotterranei, già luogo di sepoltura dei parrocchiani, da moltissimi anni lasciati in completo abbandono”.
Gli uomini che si occuparono di seppellire De Pedis furono gli stessi che avevano sepolto Paolo VI e Giovanni Paolo I. La tumulazione venne accompagnata da ampi lavori di ristrutturazione pagati dalla famiglia di De Pedis. Renatino prima e la sua famiglia dopo elargirono quindi molti soldi alla basilica di Sant’Apollinare.

Bastò questo a garantirgli l’onore della sepoltura? O ci sono altri motivi? C’entra davvero Emanuela Orlandi in tutta questa storia? Ha detto Giulio Andreotti: «Per Sant’Apollinare, Enrico DePedis fu un benefattore. Non per gli altri».


Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: enricorns Enviado: 28/12/2012 23:27
Con tuo grande piacere non solo  mi limiterò a non leggere più certe odiose illazioni ma mi premurerò, appena questo messaggio verrà letto, di cancellarmi da questa com che, a parte qualcuno, non sa fare altro che lamentarsi e criticare tutto e tutti, meglio tutto e tutti quelli che non la pensano allo stesso modo


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