Pare che abbiano deciso un "riordino" nelle linee ferroviarie del cuneese. Non gli è bastato chiudere 4 tratte, adesso dimezzeranno i treni sulle linee rimaste. In situazioni assurde, visto che in 10 anni è sopravvissuto solo un decimo delle autolinee esistenti.....questo vuole dire condannare intere vallate all'agonia, costringere le persone a rimanere fuori casa 14 ore al giorno, impedire lo studio. Alla faccia di tutte le campagne volte ad usare di più i mezzi pubblici! (Inid Onea) TAGLIATI FUORI DALL'ITALIA, ALTRO CHE DALL'EUROPA!!!
...Le linee ferroviarie regionali piemontesi erano un tempo autentico esempio d'arte ferroviaria,prima dei tagli selvaggi.Ancora una volta le chiusure dei pubblici servizi un subdolo incentivo agli acquisti di carburante privati.