Fabrizio D’Esposito sul Fatto Quotidiano oggi sente il senatore De Gregorio e riunisce quattro volti di onorevoli per i quali è stato chiesto l’arresto e, dopo la decadenza dalla carica di parlamentare dal 15 marzo, rischiano di finire in carcere. Le foto del Fatto:
D’Esposito sente De Gregorio:
“La mia ordinanza di custodia cautelare diventerà esecutiva e io andrò in carcere il 16 marzo. Sono tranquillo e ai miei avvocati ho chiesto di non presentare la revoca degli arresti. In queste settimane sono stato interrogato più volte dai pm e io non mi oppongo a nulla, spero di aver fatto chiarezza su tutti i fatti che mi contestano. Un’epoca è cambiata e il carcere è la medicina da bere, ho cercato di farlo capire anche a Berlusconi e Alfano, non serve a nulla rifugiarsi in Parlamento. Ho scritto una lettera a loro a settembre, ma è stato inutile”.
E ricorda gli altri:
De Gregorio aspetta il 16 marzo, ma il suo corregionale Nicola Cosentino potrebbe anticiparlo di due giorni e consegnarsi il 14 marzo. [...] Il terzo ancora in libertà provvisoria è Marco Milanese per il reato di corruzione, accusato da Paolo Viscione. Il deputato un tempo vicinissimo a Giulio Tremonti sarebbe però sicuro di avere gli arresti domiciliari. Situazione più pesante e difficile, invece, per il senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola: indagato per truffa, riciclaggio, voto di scambio, bancarotta fraudolenta. Un quinto campano è il napoletano Alfonso Papa, sotto processo per la P4, che tra l’altro vuole ritornare a fare il magistrato. La Camera votò per il suo arresto e quindi la sua ordinanza è stata già eseguita. Papa finì in manette a luglio 2011: nello stesso giorno, al Senato, fu respinta l’au – torizzazione per l’ex dalemiano del Pd Alberto Tedesco: associazione per delinquere e corruzione da assessore regionale alla Sanità in Puglia. Da metà marzo, anche per lui l’ordinanza non è più sospesa.