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De: sempreverde (Mensaje original) |
Enviado: 13/03/2013 19:34 |
Cardinale Bergoglio è il nuovo Papa
Si chiamerà Francesco I. Alle 19:06 la fumata bianca aveva dato l'annuncio. Festa in San Pietro
A sorpresa il gesuita Jorge Mario Bergoglio
è il nuovo Pontefice scelto dal collegio cardinalizio nella quinta
votazione del Conclave. Si chiamerà Francesco I. Alle 19:06 la fumata
bianca dal comignolo della cappella Sistina aveva dato l'annuncio
dell'elezione. Fedeli in festa in piazza San Pietro. Il 266esimo Papa è
stato eletto al quinto scrutinio dopo le fumate nere di ieri sera e di
questa mattina.
"Fratelli e sorelle, buonasera". Così papa Francesco I ha salutato la
folla di fedeli festanti in San Pietro. Il suo primo pensiero è stato
per il paapa emerito Benedetto XVI
Prima sorpresi al nome di Bergoglio, poi si sono lasciati andare ad
un lungo applauso i fedeli che da ore attendono di vedere il successore
di Benedetto XVI.
Il nuovo papa è l'arcivescovo di Nuenos Aires Jorge Mario Berglio,
nato i 17 dicmebre del 1936 nella stessa città argentina di cui oggi è
arcivescovo. E' gesuita
E' il cardinale Jorge Mario Bergoglio il nuovo Pontefice scelto dal
collegio cardinalizio nella quinta votazione del Conclave. L'annuncio è
stato dato al mondo dal protodiacono di Santa Romana Chiesa, il
cardinale francese Jean Louis Tauran, dalla loggia della basilica di San
Pietro con la tradizionale formula: "Habemus Papam".
Si sono accese le luci dell'aula delle benedizioni da dove si aprira'
la finestra dell'habemus papam. Accensione salutata da un boato della
folla.
La notizia della fumata bianca in
Piazza san Pietro è stato accolto anche a Venezia dal suono
delle campane a distesa dal campanile della basilica di San
Marco. Anche nelle chiese delle altre città del Veneto le
campane sono state sciolte per salutare l'annunciata elezione
del nuovo Pontefice.
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De: haiku04 |
Enviado: 13/03/2013 23:36 |
Un altro vecchio, 76 anni!.... e sicuramente non era tra i papabili quindi una sorpresa per i non addetti ai lavori, come la sottoscritta, che non lo aveva mai sentito nominare. Non basta scegliere il nome di Francesco d'Assisi, vedremo come si comporterà. Un po' sono delusa lo confesso...... addio Sean O'Malley, ma un papa americano era assai improbabile e si sapeva, soprattutto uno che vende i beni della Chiesa per risarcire le vittime dei preti pedofili, figuriamoci! Vedremo il gesuita come saprà gestire questo onore non facile.... |
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E' stato un bel momento,che un cattolico ha percepito appieno,perche' pur munito di fede, ha bisogno di una guida concreta che accompagni la Chiesa verso un risanamento spirituale e morale....al di la' di tutte le problematiche....... Francesco e' un mome che garantisce il cammino che vuole intraprendere questo nuovo Papa. Che Dio l'aiuti!!!.... |
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Avevo iniziato un post (Francesco Primo) al momento dell'annuncio, continuo volentieri qui. Anch'io e mia figlia tifavamo per il Papa americano, però confesso che dopo aver sentito parlare Papa Francesco, non sono delusa. |
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De: haiku04 |
Enviado: 14/03/2013 11:40 |
Io ancora non lo conosco, mi auguro di tutto cuore che sia un uomo che dia un'apertura alla Chiesa e
che si interessi concretamente a tutti i problemi ad essa inerenti. Spero che il nome Francesco abbia
un vero significato.... insomma, spero in bene!
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Straordinario e molto emozionante questo momento...non sono delusa affatto...
anzi...mi sono emozionata davanti a tanta semplicità...spero solo che sia
davvero come mi è sembrato...Che bel papa che abbiamo...mi pare di tornare
al lontano 16 ottobre 1978 |
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De: Gerarda |
Enviado: 14/03/2013 22:03 |
spero che faccia quello che il papa in pensione non ha saputo, voluto o potuto fare.
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Il papa deve fare il papa e non quello che a noi piace o ci è gradito secondo il nostro benestare
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Mi scappa da ridere perchè non si riconosce il papa per quello che è, non si rispetta la sua autorità e il suo ministero e poi si pretende che sia e faccia quello che più ci aggrada o riteniamo personalmente giusto.
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A me basta che il Papa si comporti secondo le indicazioni di Cristo, cosa che in questo caso sto notando!
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Cucina da solo, si sposta in autobus E ricorda il dialetto piemontese
Figlio di un ferroviere astigiano, entrò nei Gesuiti a 21 anni. I soldi per la sua festa cardinalizia li volle dare ai poveri
CITTà DEL VATICANO - Curet primo Deum , anzitutto curati di Dio.
Bisogna partire dalla Formula di Sant'Ignazio di Loyola, la regola del
fondatore della Compagnia di Gesù, per capire la semplicità di
Francesco, il primo gesuita vestito di bianco della storia. L'austerità
di Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, è leggendaria. A Buenos Aires gira in
autobus, non vive nell'episcopato ma in un piccolo appartamento,
raccontano si prepari la cena da sé e del resto la sera mangia poco o
niente, un tè, della frutta. Quando Giovanni Paolo II lo creò cardinale,
21 febbraio 2001 (nello stemma aveva il cristogramma IHS, per il greco
Iesous, dei gesuiti), si dice che i fedeli avessero preparato una
colletta per fare festa ed accompagnare il suo viaggio a Roma: ma lui
chiese loro di restare in Argentina e dare i soldi raccolti ai poveri, a
Roma festeggiò quasi da solo. Il suo motto episcopale era miserando
atque eligendo , scusando e scegliendo. Nelle biografie preparate dai
cardinali per la sala stampa della Santa Sede la sua è tra le più corte,
una mezza pagina.
La prima volta di Francesco davanti alla piazza
Bergoglio è solido nella dottrina e insieme riformatore, molto
attento alle questioni sociali. «In questa città la schiavitù non è
abolita, è all'ordine del giorno sotto diverse forme», sillabava poco
tempo fa denunciando lo sfruttamento dei lavoratori nelle officine
clandestine, il rapimento di donne e bambine per avviarle alla
prostituzione. E poi la povertà, il debito sociale: «Per coloro che
hanno abbastanza i più poveri non contano, c'è una immorale, ingiusta e
illegittima violazione al diritto di sviluppare una vita piena».
Grande festa in Argentina per l'elezione del nuovo pontefice
Sarà anche che suo padre faceva il ferroviere: si chiamava Mario
come lui ed era un piemontese di Portacomaro, in provincia di Asti,
emigrato a vent'anni in Argentina per sbarcare il lunario. Lui, Jorge
Mario, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, da ragazzo fece le
pulizie in fabbrica e si diplomò come perito chimico prima di entrare, a
21 anni, nella Compagnia. Studi umanistici, laurea in Filosofia e poi
in teologia, una tesi dottorale in Germania. A 37 anni era già
«provinciale» e quindi superiore dei gesuiti in Argentina. Durante la
dittatura militare si mosse sottotraccia per salvare sacerdoti e
cittadini dai torturatori ed è molto rispettato dalle madri di Plaza de
Mayo, che non hanno certo risparmiato condanne alle connivenze della
gerarchia cattolica.
Francesco: «Mi hanno preso dalla fine del mondo»
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