Uno degli aspetti più inquietanti e forse il più criminale, che hanno portato alla nascita della moneta unica, risiede proprio nel fatto che il suo fallimento era già stato previsto almeno tre decenni prima della sua nascita.
La sua insostenibilità era già stata scritta e documentata scientificamente da autorevoli economisti, appartenenti a differenti scuole di pensiero economico, che denunciarono, già a quell'epoca, quelle che sarebbero state le conseguenze in termini di macelleria sociale, di aggressione dei diritti e dei salari del ceto medio popolare, che si sarebbero determinate per effetto della creazione di un'area valutaria non ottimale tra nazioni con strutturali differenze economiche.
Agganciare la valuta della Germania a quella di Paesi economicamente più deboli e con inflazione più alta, senza prevedere meccanismi certi ed automatici di riequilibrio fra i Paesi in surplus e quelli in deficit, non poteva non determinare la costruzione di un rapporto asimmetrico: da una parte la Germania e i Paesi forti nel ruolo di leaders, dall’altra i Paesi più deboli nel ruolo di followers, impossibilitati a recuperare competitività e sostanzialmente costretti a riprodurre le politiche economiche e sociali tedesche, con le conseguenze che vediamo oggi, dopo dieci anni di moneta unica (la quale rappresenta il caso “estremo” di sistema valutario a cambi fissi): deflazione, spinta al ribasso dei diritti e dei salari dei ceti medi e popolari, innalzamento della disoccupazione, politiche di rigore destinate a portare il Paese ad avvitarsi in spirali recessive.
Ma si è voluto procedere ugualmente, nonostante si conoscesse perfettamente che il progetto dell'euro non sarebbe potuto essere sostenibile. Ciò per il semplice fatto che, secondo una consolidata scuola di pensiero adottata dai padri fondatori, le crisi che si sarebbero avute successivamente, avrebbero creato di per se le condizioni (anche nell'opinione pubblica) per favorire una maggiore integrazione politica e fiscale ritenuta, secondo loro, indispensabile per sanare divergenti aree con caratteristiche economiche, fiscali e sociali differenti.
Tant'è che lo stesso Mario Monti, qualche mese fa, intervenendo ad un dibattito, ha affermato:« Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti.
I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario.
Se l'intenzione era di costruire gli Stati uniti d'Europa, si è commesso un errore pericoloso, poiché se la creazione di una unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci nazionali saranno tali da generare pressioni che conducono ad una rottura dell’intero sistema, è chiaro che lo sviluppo dell’unione politica sarà solo fortemente ostacolato e non sicuramente promosso.
Fra usare una moneta e possederla la differenza è enorme. Perché oggi ogni Paese dell’Euro deve, PRIMA DI SPENDERE per la cittadinanza, fare una di due cose: 1 - prendere in prestito l’Euro, 2 - TASSARE i propri cittadini per racimolarlo, visto che il nostro Tesoro e la nostra Banca Centrale non possono più emettere moneta autonoma.
E infatti, nonostante USA o Giappone siano indebitati fino al collo, nonostante l’Inghilterra sia messa malissimo in quanto a debiti, i mercati non sono nel panico per loro. Il motivo, appunto, è che USA, Giappone o Inghilterra hanno moneta sovrana, cioè possono spendere senza doversi PRIMA indebitare. Ad es. un ‘caso greco’ non si verificò mai con l’Italia spendacciona e indebitata, ma con moneta sovrana, degli anni ’60 e ‘70. Al contrario, quell’Italia era prospera, e la sua ricchezza di allora ancora oggi ci nutre!.... mentre oggi ci sfiduciano perché sanno che non abbiamo possibilità di sopravvivenza in quanto, con l'Euro, non abbiamo più l'Ability to Pay, cioè la capacità di uno Stato di onorare sempre il proprio debito emettendo la propria moneta sovrana.
Sono cose che avevo già detto, ma sono sempre più che attuali, anche perchè mi sono resa conto che molta gente non ha ancora capito bene cos'è in realtà l'euro! Chi ci ha ridotti così dovrebbe stare in galera, invece uno abbiamo pure rischiato di averlo come Presidente! (Prodi, schivato solo grazie ai franchi tiratori) In galera!!!