"... ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato..."
Ecco, Don Gallo ha fatto tutto
questo e oltre. Un Uomo, un Sacerdote ed un vero Cristiano...
Ci ha lasciato ieri uno dei più grandi Cristiani, uno che ha dedicato la propria vita a portare la luce del Vangelo agli ultimi, a quelli che soffrono di più.
La nostra gratitudine e commozione dovrebbe essere espressa soprattutto seguendo il suo nobile esempio: dedicare un po’ della nostra vita al prossimo, a quelli che soffrono di più.
Ma non solo agli umani, anche all’ambiente e alla natura che soffre a causa della costante aggressione di noi umani...
Don Gallo diceva “Il mio Vangelo è musica che fa volare, è una voce che si ispira agli ultimi, è una brezza non violenta, anticapitalista, antifascista, contro l’empietà di chi si crede razza superiore. Ed è anche un pizzico anarchica, nel senso che è aspirazione profonda alla libertà, all’uguaglianza, alla fraternità”