Chi mi scriveva ero io
Avevo bisogno di te amico mio, di neve e di pioggia stavo soffocando perché per me non esiste dio e la mia vita era diretta allo sbando
La leggerezza altrui mi insidia e intristisce, è il mondo lì fuori che mi sembra nero, nella morte e nel dolore impazzisce la muta insostenibile ricerca del vero.
Siamo così diversi, mio vecchio amico. Di dolore, d'amore e di pensiero, comunque una cosa te la dico: ho seguito nella vita il tuo sentiero.
Mi viene in mente ora la tua ombra, presente in ogni tempo da che esisto, fin da bambino e fin sulla tomba mi inseguirai così come previsto.
Allora mi chiederò se è vero Che per tutto questo tempo ho immaginato Di essere io quel soggetto in nero Che dall'infanzia mi sono raccontato. |