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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 11/01/2013 14:17 |
E' gia' un anno dalla tragedia e il pensiero corre a te piccolo angelo che felice col tuo papa' andavi verso giorni che sarebbero diventati indimenticabili. Eri troppo piccola per far parte di una simile tragedia.......ma distrattamente il destino ha inserito te nel numero di quei passeggeri, e cosi' da lassu' ora vedi galleggiare parte di quella nave e forse cerchi fra i rottami la tua bambola che non hai potuto salvare.... Ciao piccola,dai coraggio alla tua mamma....... |
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Nel dire che ognuno va a vanti con le proprie idee, non vuole intendersi che non si vuole il confronto: quello c'e' gia' stato e si e' capito che abbiamo vedute diverse,ma la verita' non ce l'ha in tasca nessuno.... Quello che non si e' capito e' che il mio scritto iniziale era il pensiero emotivo di un momento nel ricordo della tragedia e penso che non c'era spazio per una lezione sulla Fede e le sue ragioni... |
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Il tuo pensiero iniziale poteva essere espresso senza tirare in ballo il destino.
Comunque io ho dimostrato che esiste una causa la negligenza, e quindi un colpevole che ha causato la tragedia, tu dimostrami che il destino o fato o la casualità per essere meno enfatici siano il fattore determinante la morte della bambina e degli altri della tragedia,
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Errata, corrige
E' gia' un anno dalla tragedia e il pensiero corre a te piccolo angelo che felice col tuo papa' andavi verso giorni che sarebbero diventati indimenticabili. Eri troppo piccola per far parte di una simile tragedia.......ma per la distrazione del capitano Schettino ha fatto si' che tu perdessi la vita insieme a quei passeggeri, e cosi' da lassu' ora vedi galleggiare parte di quella nave e forse cerchi fra i rottami la tua bambola che non hai potuto salvare.... Ciao piccola,dai coraggio alla tua mamma.......
Ti va bene cosi? |
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MASSIMO GRAMELLINI
Non mi stupisce che a un anno dall’affondamento la Concordia sia ancora lì, coricata su un fianco, immagine-simbolo di un Paese alla deriva. Mi stupisce che Schettino non sia ancora ministro dei Trasporti. Succederà. Non si è appena candidato Moggi? Gli italiani non hanno memoria.
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E' gia' un anno dalla tragedia e il pensiero corre a te piccolo angelo che felice col tuo papa' andavi verso giorni che sarebbero diventati indimenticabili. Eri troppo piccola per far parte di una simile tragedia.......ma per la distrazione del capitano Schettino ha fatto si' che tu perdessi la vita insieme a quei passeggeri, e cosi' da lassu' ora vedi galleggiare parte di quella nave e forse cerchi fra i rottami la tua bambola che non hai potuto salvare.... Ciao piccola,dai coraggio alla tua mamma.......
Ti va bene cosi?
Si meglio anche se c'è un ma, ma meglio lasciare perdere, sarebbe polemica |
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Sta tranquillo/a, che se avessi pensato che la tua fosse stata polemica,non avrei proseguito nelle risposte...... Piuttosto,poiche' il tuo nik name mi e' nuovo, toglimi la curiosita', ma come ti chiami?: io mi sono firmata.....
Ciao |
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Costa Concordia un anno dopo: è tutto come prima (o quasi)
L'inchiesta che faticosamente si sta
chiudendo. La posizione di Schettino e gli altri 11 indagati. Le
difficoltà per rimuovere il relitto. E tutti i retroscena di una
tragedia che è costata la vita a 32 persone e che ha commosso il mondo.
Un anno dopo quella tragedia ecco che cosa è cambiato...
I lavori per il radrizzamento della Costa Concordia continua. Faticosamente...
Costa Concordia, un anno dopo la tragedia dell’Isola del Giglio che è costata la vita a 32 persone (vai allo SPECIALE),
il relitto di quella nave gigantesca e maledetta è sempre lì, davanti
al porticciolo. Trecento metri e 112 mila tonnellate di lamiere. Un
mostro minaccioso che, a quanto pare, resterà lì fino al prossimo
settembre. Almeno.
OPERAZIONE DIFFICILISSIMA – L’operazione per il
rigalleggiamento è unica. La prima al mondo, con un costo che dovrebbe
aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro. La messa in sicurezza del
relitto avverrà con una «palificazione in cemento armato» tra la nave e
l’isola, l’installazione di un falso fondale sul lato sinistro tramite
piattaforme subacquee rimovibili che poggeranno su pali in acciaio e che
costituiranno la futura base di appoggio del relitto. Ma c’è di più.
Una volta raddrizzata, tramite operazioni complicatissime, il relitto
verrà trasportato nel porto di Piombino per essere smantellao. Al
cantiere, oggi, lavorano 400 persone.
L’INCHIESTA CONTINUA – A condurre l’inchiesta è il
pm Francesco Veruso entro febbraio al amssimo potrebbe chiedere il
rinvio a giudizio per i 12 indagati. E conseguentemente il gup fissare
l’udienza preliminare da marzo e aprile. L’accusato principale resta Francesco Schettino, il comandante della Concordia.
Le accuse sono pesantissime: omicidio plurimo colposo, abbandono della
nave e danno ambientale. Fu lui, come rappresentante della massima
istituzione di comando della nave a decidere (o accettare la proposta)
di eseguire quell’inchino maledetto che avvicinò la nave all’isola del
Giglio.
LE PAROLE DEL PM – «Quello del comandante della nave
da crociera fu un comportamento sconcertante», ha dichirato Veneruso,
«è stato accertato che al momento dell’impatto il comandante era sulla
plancia di comando, governava la nave con il timone a mano, come si fa,
in genere, con una barchetta o un gommone sottocosta, senza una rotta
tracciata». Gli avvocati di Schettino invece affermano, che fu il
comanadante a salvare le vite di migliaia di persone con una manovra
straordinaria che però, forse, non fu compresa dal timoniere indonesiano
Jacob Rusli (uno degli indagati), che pare non capisse bene né
l’inglese né l’italiano e durante la rotta aveva commesso altri errori.
GLI ALTRI INDAGATI - Indagati anche gli ufficiali
Ciro Ambrosio, secondo di Schettino; il terzo ufficiale Silvia Coronica,
Salvatore Ursino, in addestramento; il cartografo Simone Canessa;
Roberto Bosio, comandante in seconda (che non presente); Andrea
Bongiovanni; Manrico Giampedroni, il commissario celebrato come un eroe
perché avrebbe salvato molte persone e con una gamba spezzata aspettò
per ore i soccorsi al buio nella pancia della nave. Tre gli indagati
dell’azienda Costa: il capo dell’unità di crisi Roberto Ferrarini; il
vicepresidente Manfred Ursprunger; Paolo Parodi, membro dell’unità di
crisi.
LA POSIZIONE DELLA COSTA CROCIERA – La Costa
Crociere risulta parte offesa. Ma nelle pagine dell’inchiesta parte
delle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite dai carabinieri
di Grosseto vengono sollevati dubbi su una presunta ricerca di accordi
per alleggerire le contestazioni tecniche sulla Concordia. Protagonisti
sarebbero Costa Crociere, Capitaneria di porto, Fincantieri e il Rina,
il registro italiano navale, l’organismo che rilascia i certificati di
idoneità delle navi.
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Comunque
io ho dimostrato che esiste una causa la negligenza, e quindi un
colpevole che ha causato la tragedia, tu dimostrami che il destino o
fato o la casualità per essere meno enfatici siano il fattore
determinante la morte della bambina e degli altri della tragedia, _________________________________________________________________________ Scusami ma non condivido il tuo concetto ,tra quelle vittime c'è una bambina ,non pensi al dolore di quella madre e spiegami ti sei mai messo nei suoi panni .Io son cattolica e penso a quell'uomo che si è immerso per portar un ricorso alla moglie di cui non si han notizie .Il confronto va bene in una discussione ma pensa al dolore di quella mamma e delle altre vittime . Angelica
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Il confronto va bene in una discussione ma pensa al dolore di quella mamma e delle altre vittime
Condivido il pensiero di Angelica.
Annamaria, condivido anche il tuo, in quanto al nome di chi ha scritto...: Enrico!!!
Aspetto smentita |
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Piuttosto,poiche' il tuo nik name mi e' nuovo, toglimi la curiosita', ma come ti chiami?: io mi sono firmata.....
Ciao
giulipippi, il sesso l'avevo segnalato, ma no ha importanza
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Comunque io ho dimostrato che esiste una causa la negligenza, e quindi un colpevole che ha causato la tragedia, tu dimostrami che il destino o fato o la casualità per essere meno enfatici siano il fattore determinante la morte della bambina e degli altri della tragedia, _________________________________________________________________________ Scusami ma non condivido il tuo concetto ,tra quelle vittime c'è una bambina ,non pensi al dolore di quella madre e spiegami ti sei mai messo nei suoi panni .Io son cattolica e penso a quell'uomo che si è immerso per portar un ricorso alla moglie di cui non si han notizie .Il confronto va bene in una discussione ma pensa al dolore di quella mamma e delle altre vittime . Angelica
scusami cosa centra il fatto che fra le vittime ci sia una bambina? Io penso al dolore di quella mamma e al dolore di tutte le mama e dei parenti delle vittime, ma attribuire la responsabilità al destino?
C'è una precisa responsabilità, e non semplice distrazione,, come afferma Annamaria.
ma noi cattolici siamo tenuti ad addditare la causa e il pecacto più del pacactore causante, questo aspetat alla giustizia legale, inoltre ribadisco che il cristiano, ancor più se cattolico non crede al destino
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Costa Concordia un anno dopo: è tutto come prima (o quasi)
L'inchiesta che faticosamente si sta chiudendo. La posizione di Schettino e gli altri 11 indagati. Le difficoltà per rimuovere il relitto. E tutti i retroscena di una tragedia che è costata la vita a 32 persone e che ha commosso il mondo. Un anno dopo quella tragedia ecco che cosa è cambiato...
I lavori per il radrizzamento della Costa Concordia continua. Faticosamente...
Costa Concordia, un anno dopo la tragedia dell’Isola del Giglio che è costata la vita a 32 persone (vai allo SPECIALE), il relitto di quella nave gigantesca e maledetta è sempre lì, davanti al porticciolo. Trecento metri e 112 mila tonnellate di lamiere. Un mostro minaccioso che, a quanto pare, resterà lì fino al prossimo settembre. Almeno.
OPERAZIONE DIFFICILISSIMA – L’operazione per il rigalleggiamento è unica. La prima al mondo, con un costo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro. La messa in sicurezza del relitto avverrà con una «palificazione in cemento armato» tra la nave e l’isola, l’installazione di un falso fondale sul lato sinistro tramite piattaforme subacquee rimovibili che poggeranno su pali in acciaio e che costituiranno la futura base di appoggio del relitto. Ma c’è di più. Una volta raddrizzata, tramite operazioni complicatissime, il relitto verrà trasportato nel porto di Piombino per essere smantellao. Al cantiere, oggi, lavorano 400 persone.
L’INCHIESTA CONTINUA – A condurre l’inchiesta è il pm Francesco Veruso entro febbraio al amssimo potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per i 12 indagati. E conseguentemente il gup fissare l’udienza preliminare da marzo e aprile. L’accusato principale resta Francesco Schettino, il comandante della Concordia. Le accuse sono pesantissime: omicidio plurimo colposo, abbandono della nave e danno ambientale. Fu lui, come rappresentante della massima istituzione di comando della nave a decidere (o accettare la proposta) di eseguire quell’inchino maledetto che avvicinò la nave all’isola del Giglio.
LE PAROLE DEL PM – «Quello del comandante della nave da crociera fu un comportamento sconcertante», ha dichirato Veneruso, «è stato accertato che al momento dell’impatto il comandante era sulla plancia di comando, governava la nave con il timone a mano, come si fa, in genere, con una barchetta o un gommone sottocosta, senza una rotta tracciata». Gli avvocati di Schettino invece affermano, che fu il comanadante a salvare le vite di migliaia di persone con una manovra straordinaria che però, forse, non fu compresa dal timoniere indonesiano Jacob Rusli (uno degli indagati), che pare non capisse bene né l’inglese né l’italiano e durante la rotta aveva commesso altri errori.
GLI ALTRI INDAGATI - Indagati anche gli ufficiali Ciro Ambrosio, secondo di Schettino; il terzo ufficiale Silvia Coronica, Salvatore Ursino, in addestramento; il cartografo Simone Canessa; Roberto Bosio, comandante in seconda (che non presente); Andrea Bongiovanni; Manrico Giampedroni, il commissario celebrato come un eroe perché avrebbe salvato molte persone e con una gamba spezzata aspettò per ore i soccorsi al buio nella pancia della nave. Tre gli indagati dell’azienda Costa: il capo dell’unità di crisi Roberto Ferrarini; il vicepresidente Manfred Ursprunger; Paolo Parodi, membro dell’unità di crisi.
LA POSIZIONE DELLA COSTA CROCIERA – La Costa Crociere risulta parte offesa. Ma nelle pagine dell’inchiesta parte delle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite dai carabinieri di Grosseto vengono sollevati dubbi su una presunta ricerca di accordi per alleggerire le contestazioni tecniche sulla Concordia. Protagonisti sarebbero Costa Crociere, Capitaneria di porto, Fincantieri e il Rina, il registro italiano navale, l’organismo che rilascia i certificati di idoneità delle navi.
Ma no è colpa del destino!
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...scusate ma...mi devo intromettere per forza...
e non per la "Concordia"ma per...e voilà...
il nostro nuovo iscritto...signor giuli pippi...
giuli sta per ???
e pippi per cos'altro ???Sappiamo che sei un uomo ma...
qui ,oltre al nickname,usiamo il "nostro vero" nome...
e tu non ce l'hai ???...
Ma già...tu non puoi dirlo...Enrico...ooopppsss...giulipippi...!!!
Se c'è una cosa che non sopporto è...
essere presa per i fondelli!!!
Condividete ??? |
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non ha importanza il mio nome, puoi chiamarmi come vuoi, che confermi o smentisca non ha importanza |
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De: haiku04 |
Enviado: 14/01/2013 00:55 |
Enrico, forse pensavi che fossimo grulle??
Era chiaro che il "fantomatico" giulipippi fossi tu, e volevamo
vedere come ti saresti comportato.
Male, naturalmente, sempre arrogante e sempre pronto a
fare prediche sgradevoli e, in questo caso, anche ciniche!
(inoltre sarebbe bastata la tua ortografia a smascherarti....)
Penso anche che sia molto poco cristiano usare una falsa identità
dunque sei pure bugiardo e fraudolento....
Che ci fai ancora qui??
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