IL
DIAVOLO-. Nei primi giorni di Pontificato Papa Francesco ha fatto
riferimento per due volte al "diavolo". 1-. Nell'omelia della Messa
concelebrata con i Cardinali nella Cappella Sistina, ha ricordato:
"Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy:
“Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa
Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del
demonio". Badate bene, la parola "diavolo" è stata citata 3 volte! Ciò
che distrugge il bene, la fraternità, l'unità, è il demonio, annidato
nel cuore della Chiesa. Il male è abile, si traveste di buone
intenzioni. E' un lupo travestito di agnello, capace di provocare danni
enormi alla vita del credente. Tanti hanno una sorta di pudore nel
parlare del "demonio". Si ha paura di essere etichettati di
oscurantismo. Questo tipo di discorso viene considerato come qualche
cosa che appartiene al passato. Ma non è così! E' ciò che la fede della
Chiesa insegna da sempre. 2-. Oggi nell'incontro con i Cardinali
presenti a Roma, ha ricordato come il "diavolo", divide. La medicina per
guarire è la contemplazione del volto del Signore risorto. Dal Papa,
abbiamo ricevuto un orizzonte di speranza: non c'è posto per lo
scoraggiamento. La forza dell'annuncio deve superare il male con la
gioia che viene da Dio.
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