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De: sempreverde (Mensaje original) |
Enviado: 28/04/2013 10:51 |
Spari fuori da Palazzo Chigi, feriti 2 carabinieri
L'uomo che ha esploso i colpi è stato fermato dalle forze dell'ordine
11:41
- Altissima tensione fuori da Palazzo Chigi, in contemporanea con il
giuramento del governo Letta. All'esterno della sede dell'esecutivo c'è
stata una sparatoria: cinque, sei colpi sono stati esplosi
all'improvviso, e subito dopo si sono sentite urla disperate. Due
carabinieri sono stati feriti, mentre le forze dell'ordine erano tutte
schierate, in attesa dei ministri. E' stato fermato il presunto
responsabile.
Sono un brigadiere e un appuntato i due carabinieri feriti davanti a Palazzo Chigi. Il brigadiere è stato ferito al collo mentre l'appuntato è stato colpito ad una gamba. Le condizioni di entrambi i carabinieri non sarebbero gravi.
Ferita anche una passante -
C'è anche una donna tra le persone ferite davanti alla sparatoria a
Palazzo Chigi. La passante è stata ferita di striscio da un proiettile,
non sarebbe in pericolo di vita ed è stata soccorsa dal 118 e
trasportata in ospedale. Anche l'uomo che ha aperto il fuoco contro i carabinieri, Luigi Preiti, 49 anni, calabrese, è stato ferito durante
la colluttazione con le forze dell'ordine per la sua cattura. Secondo
una ricostruzione delle forze dell'ordine l'uomo che ha sparato, vestito
in giacca e cravatta, è arrivato davanti a palazzo Chigi, e,
all'improvviso, ha aperto il fuoco contro i militari. L'uomo ha poi tentato di fuggire, ma è stato ferito e arrestato. Secondo quanto emerso, Preiti avrebbe problemi mentali.
Recuperati sette bossoli -
Sono sette i bossoli che la polizia scientifica ha identificato a terra
a Piazza Colonna. La polizia scientifica ha circoscritto con l'apposito
nastro la scena del crimine identificando con il gesso il luogo esatto
in cui sono caduti i bossoli.
Scattato lo "stato di massima allerta" - E' scattato lo stato di "massima allerta" sul piazzale antistante il Quirinale
dove le forze dell'ordine hanno iniziato a far defluire la folla dopo
la sparatoria. La misura, secondo uno degli agenti in forza davanti al
Quirinale, sarebbe dovuta alla possibilità che ci sia in circolazione un
uomo armato.
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...i soliti matti... |
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De: haiku04 |
Enviado: 29/04/2013 00:49 |
Non voglio assolutamente incitare alla violenza, ma se proprio si vuole sparare, perchè colpire persone che non c'entrano niente, che sono lì per guadagnarsi la magra pagnotta e magari la pensano proprio come chi impugna l'arma. Vi sono ben altri bersagli, eccome se ce ne sono.... basta innocenti che ci vanno di mezzo! |
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LO " SQUILIBRATO " ERA UN DISOCCUPATO ( ce ne sono 8 milioni ) E L´OBIETTIVO I POLITICI CHE HANNO PORTATO MILIONI DI ITALIANI ALL ESASPERAZIONE - NON E´IL PR...IMO GESTO E NON SARA´L ´ULTIMO , LA NOSTRA SOLIDARIETA´ AI DISOCCUPATI , AGLI INDIGENTI E ALLE FORZE DELL ´ORDINE CHE LAVORANO E RISCHIANO LA VITAPER DEI CRIMINALI SENZA DECENZA - IL NOSTRO PIU´GRANDE DISPREZZO PER I MALVIVENTI AL PARLAMENTO - Il piano l'aveva ideato da venti giorni. «Volevo colpire i politici», ha confessato senza tentennamenti Luigi Preiti, 49 anni, di Rosarno (Reggio Calabria), quando il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Antonella Nespola lo hanno interrogato al San Giovanni, l'ospedale dove è stato ricoverato dopo l'attentato a Palazzo Chigi in cui ha ferito due carabinieri. Preiti, oltre alla pistola con cui ha sparato, una calibro 7.65 con matricola abrasa comprata a Genova quattro anni fa, aveva con sé circa 50 proiettili: sette li ha usati, nove erano in una valigetta e un'altra manciata in tasca. «Poteva essere una strage», osservano i magistrati. Al termine dell'interrogatorio i pm hanno chiesto la convalida dell'arresto per tentato omicidio, lesioni, porto e detenzione di armi. Accuse per le quali Preiti, che nel tardo pomeriggio è stato trasferito al reparto detenuti del Pertini, comparirà davanti al gip martedì.
Dopo gli spari, in azione la Scientifica
«UN UOMO DISPERATO» - Con i pm l'attentatore non ha affatto dato segni di squilibrio mentale, tant'è che per ora la procura non chiederà una consulenza psichiatrica. «è un uomo disperato», sottolineano i magistrati. Perché è disoccupato, separato e «da qualche mese - ha riferito - non riesco più a incontrare mio figlio», che ha 10 anni. Preiti ha assicurato di aver fatto tutto da solo: «Sono partito sabato sera da Gioia Tauro in treno - ha raccontato durante l'interrogatorio, durato circa un'ora e mezzo -, non lo sapeva nessuno». L'attentatore è andato a dormire al Concorde, un albergo vicino alla stazione Termini, e domenica mattina attorno alle 11.30, indossate giacca e cravatta, ha raggiunto Palazzo Chigi per compiere quello che ha definito «un gesto eclatante in un giorno importante».
«POLITICI INETTI» - «Volevo colpire i politici - ha spiegato - perché non ci aiutano, siamo nei guai e loro non fanno nulla». Ma quando ha capito che non ce l'avrebbe fatta, ha puntato la pistola contro i carabinieri. E ha sparato. Davanti ai pm l'attentatore si è dimostrato pentito: «Non volevo che finisse così, non odio nessuno». E forse pensando al dolore provocato, ha versato anche qualche lacrima. Poi ha rivelato: «Mi sarei voluto uccidere». Invece i colpi in canna erano finiti e i militari presenti davanti a Palazzo Chigi l'hanno fermato. Quando l'interrogatorio è giunto alle battute finali, Preiti ha chiesto ai pm se avrebbe dovuto avvisare la famiglia. Ma ha subito ha cambiato idea: «Ma no, tanto non importa a nessuno di me |
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ROMA - "Tagliamo gli stipendi ai politici". Ecco cosa scriveva, su Facebook, uno dei due carabinieri feriti stamani. Infuriato come tanti altri italiani con la classe politica aveva firmato una petizione. Adesso è all'ospedale dopo essere stato colpito da una pallottola davanti a Palazzo Chigi. Giuseppe Giangrande ha 40 anni, è di origine siciliana ma vive a Prato. E' stato lui uno dei due carabinieri feriti questa mattina dai colpi sparati da Luigi Preiti. Vedovo da poco più di due mesi, l'uomo è padre di una ragazza di 23 anni. Oggi sempre sul popolare social network, dove tra le altre foto aveva caricato anche un'immagine di falce e martello, scriveva "Oggi è una grande giornata di sole". Poi la sparatoria. Giangrande, nato a Monreale, in provincia di Palermo, è il più grave tra i tre feriti: non è più in pericolo di vita, ma ha riportato la lesione della colonna vertebrale cervicale. Il brigadiere è in servizio al Sesto battaglione carabinieri Toscana, con sede a Firenze, dal 2009, dopo un'esperienza nel radiomobile di Prato.
Anche l'altro militare rimasto ferito, il carabiniere scelto Francesco Negri, è del Sesto battaglione carabinieri Toscana, dove è arrivato nel 2009. Prima era in servizio in una stazione in Lombardia. Negri ha 30 anni, è celibe ed è originario di Torre Annunziata. |
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De: haiku04 |
Enviado: 29/04/2013 11:43 |
Ho capito, ma perchè sparare ai carabinieri?
La disperazione non giustifica questo gesto,
dev'essere ben altra la protesta!!!! |
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Assolutamente d'accordo con Voi...é qui che ha ecceduto, non trovando il politico (il che forse é opinabile ha sparato a loro ed é stato fermato prima che riuscisse a suicidarsi... sarebbe stato l'ennesimo suicidio di Stato... mi sento colpevole perchè su Facebook, qualche tempo fa, ho scritto: "Ma perchè se questi imprenditori hanno proprio deciso di non tener conto del dolore che lasciano intorno a sé nei famigliari e tra quanti vogliono loro bene, invece di impiccarsi, non si imbottiscono di tritolo e si fanno saltare a Montecitorio? " |
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Perché sostanzialmente é un rifiuto di accettare una vita completamente diversa da quella che hanno condotto in precedenza,senza certezze e senza dare più nulla per scontato.Il rifiuto di ricominciare da zero. |
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