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Viste le recenti restrizioni, tra l'altro non si può nemmeno più dire paese di m..., che finora non ho detto mai ma da oggi inizio, pubblico quanto segue!
Dò il mio permesso alla Polizia, ai Carabinieri, al Ministro dell'Interno, alle Guardie Svizzere, al priorato di Sion, a JEEG ROBOT D'ACCIAIO, agli abitanti della terra di mezzo, a Fox Mulder e Dana Scully, a quelli dell'isola che non c'è, ai Goonies, a Bianca e Bernie, al Bianconiglio, a Topolino e tutta la Walt Disney, a Walker Texas Rangers, allo SHIELD, ai Vendicatori, a The Matrix, ai massoni, agli Iilluminati e pure ai Crociati di guardare tutte le cavolate che pubblico su Facebook
E nella consapevolezza che la mia privacy è finita quando ho comprato il primo smartphone e che in questo paese ha più probabilità di andare in galera un blogger per diffamazione che un politico per corruzione, prima di essere incolpata dell'omicidio di Kennedy, della morte di Marylin, dell'11/9, del riscaldamento globale, della crisi finanziaria,e della ormai imminente fine del mondo, volevo semplificare a tutti la vita dichiarando quanto segue:
SI, HO STAT......O IO!......!!!
E nel ricordarvi che qualsiasi dichiarazione facciate non ha alcun valore legale e che il contratto che avete sottoscritto delega a fb la proprietà intellettuale di qualsiasi cosa voi pubblichiate, porgo un cordiale saluto a tutti gli agenti dei servizi segreti e reparti di polizia postale che ogni giorno leggono le mie mail, scansionano i miei computer, filtrano la mia connessione, correggono i miei compiti a casa MA CHE NON PULISCONO MAI IL WATER.
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De: haiku04 |
Enviado: 05/07/2013 14:01 |
Eheheh, aggiungiamoci anche i Templari e il commissario Rex!
A parte gli scherzi, i profili FB sono Controllati arbitrariamente dalla Polizia Postale, senza alcun mandato della magistratura. La notizia ovviamente è passata coperta dall'assoluto silenzio delle TV ma è stata divulgata dall'Espresso.
Il patto con cui la Polizia Postale italiana si è fatta concedere da Facebook il diritto di entrare arbitrariamente nei profili degli oltre 15 milioni italiani iscritti a Facebook, senza un mandato della magistratura e senza avvertire l'internauta che si sta spiando in casa sua, è di fatto un controllo digitale di tipo cinese che viola i più elementari diritti dei cittadini che dialogano utilizzando il social network: insomma, stiamo parlando di una vera e propria perquisizione, espletata con la violenza digitale del più forte.
Da un punto di vista politico, inoltre, la cosa è davvero grottesca: mentre la maggioranza di governo si impegna da mesi per rendere più difficili le intercettazioni telefoniche richieste dai magistrati, contemporaneamente il ministero degli Interni si arroga il diritto di intercettare i nostri contenuti e i nostri dialoghi su Facebook. Viene il sospetto che questa differenza di trattamento sia dovuta al fatto che i politici, i potenti e i mafiosi non comunicano tra loro sui social network, e quindi il loro diritto alla privacy venga considerato molto più intoccabile rispetto a quello dei normali cittadini che invece abitano la Rete.
Più in generale, quanto accaduto dimostra che i mondi virtuali di cui oggi siamo cittadini (inclusi YouTube, Google, Second Life etc) devono iniziare a rispondere in modo trasparente ai loro utenti. E gli accordi privati con i governi sono esattamente all'opposto di questa trasparenza.
Pensavate che questo non sarebbe successo? Davvero? Il servizio è gratuito, invoglia la gente a farne parte, permette di comunicare in un modo nuovo, ma è ovvio che un tornaconto ci deve essere, sia per chi l'ha creato, sia per lo stato che permette a noi di utilizzarlo... spero solo che non si arrivi..... al reato d'opinione!
Per il resto, lo sapevamo che siamo tutti controllati, o controllabili.... come sappiamo che chi ha veramente gli scheletri nell'armadio non cazzeggia su FB....
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