L'Italia perde un'altra delle sue eccellenze. Dopo aver ceduto alcuni dei marchi storici della moda, anche
le prelibatezze gastronomiche non sono più “tecnicamente” italiane. E Pernigotti, azienda italiana con oltre
150 anni di storia, distintasi nel segmento del cioccolato gianduia con gli storici gianduiotti e torroncini, passa
alla Turchia. Il marchio dolciario di proprietà dei fratelli Averna ha siglato un accordo con il gruppo della famiglia
Toksoz per la cessione. Dove andremo a finire?
L'attività produttiva del gruppo Pernigotti si svolge a Novi Ligure, dove l'azienda occupa circa 150 dipendenti.
«Manterremo e potenzieremo l'attuale struttura, sviluppando l'attività in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando
la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo Pernigotti nel mercato turco cosi come in altri importanti paesi», commentano
Ahmet e Zafer Toksoz.
COLDIRETTI: «ALL'ESTERO MARCHI ITALIANI PER 10 MILIARDI» - «C'è da augurarsi che il cambiamento di proprietà
non significhi lo spostamento delle fonti di approvvigionamento della materia prima importante come le nocciole a danno dei
coltivatori italiani e piemontesi che offrono un prodotto di più alti standard qualitativi». Lo dice la Coldiretti, commentando la
decisione della società Averna di cedere interamente il marchio Pernigotti al gruppo turco Toksoz, il maggior produttore mondiale
di nocciole. Con la vendita di Pernigotti sale ad oltre 10 miliardi - sottolinea la Coldiretti - il valore dei marchi storici dell'agroalimentare
italiano passati in mani straniere dall'inizio della crisi che ha favorito una escalation nelle operazioni di acquisizione del Made in Italy
agroalimentare.
Tra non molto non ci resterà più niente, ci mancavano solo i turchi, e non so se a Novi Ligure possono stare tanto tranquilli!