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Come ho detto in un altro post, in questi giorni sono triste e Vi chiedo un suggerimento.
Nel 2010, ho conosciuto Liliana, classe 1954, durante una gita in montagna con Pro Natura. Era sola come lo ero io a quel tempo e sul pullmann abbiamo iniziato a parlare, lei voleva sapere del computer e quando ha saputo che "insegnavo" agli over 50 le basi (sapete benissimo che sono una frana per tutto il resto) ha partecipato al mio corso, dopo di allora ci siamo viste forse una ventina di volte e ci siamo scambiate delle e mail.
Ebbene, l'anno scorso a marzo le hanno riscontrato un tumore al polmone ed in questo ultimo periodo é peggiorata molto.
Ad aprile le hanno inserito un drenaggio, che porta tutt'ora, ed é rimasta ricoverata per 3 settimane. Ero andata a trovarla in ospedale e da allora ci scambiavamo un sms ogni giorno. L'ho rivista 10 giorni fa perchè doveva fare un'applicazione di radioterapia e non sapeva come andare e l'ho accompagnata... quando l'ho vista mi sono spaventata, peserà si e no 40 kg, zoppica vistosamente per un dolore al femore (le hanno detto che é una decalcificazione, ma io temo sia una metastasi) e quello che è grave, é che forse per una sorta di difesa che ci crea la mente, lei non si rende conto della gravità, è arrivata al punto di chiedermi se si vede che è malata... ed ho imbastito un: "sei dimagrita ma il viso é sempre lo stesso"...
Ora il problema per cui Vi chiedo consiglio. Lei é completamente sola al mondo. Orfana dei genitori, figlia unica, mai sposata e senza figli, ha solo 2 cugine più anziane di lei che abitano in provincia abbastanza lontano.
Non esce più e si fa portare la spesa a casa, ma é convintissima di guarire, al punto che mercoledì prossimo l'accompagnerò a Pavia per la termoterapia in quando non é nemmeno più in grado di salire i gradini del treno.
Per fortuna sta bene economicamente e può permettersi questo, anche se personalmente penso che le abbiano solo preso i soldi di tasca per un anno intero (400€ a seduta).
Vorrei, mentre siamo per strada, farle capire, non certo la gravità del suo male, bensì la necessità che si faccia ricoverare in un pensionato dove può essere seguita "in attesa di guarire" perchè sono molto preoccupata a saperla sola. Inoltre non posso neanche seguirla perchè abita a 25 km da me ed io ho la mamma che sta per compiere 93 anni.... Come faccio a dirglielo? A convincerla che é necessario? Qualche giorno fa ho buttato li.."visto che invecchio e mia figlia non mi potrà seguire se dovessi stare male, mi faccio ricoverare ed assistere in un pensionato" ma non ha proprio raccolto, anzi, ha risposto. "Io non farò mai una cosa del genere!" Come faccio a farglielo capire? Grazie se mi suggerite un modo efficace. |
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...E' molto difficile suggerire il modo...forse cercare di farle capire che rimanere soli in casa non è molto positivo,dal momento che ha quelle difficoltà nel camminare...farle capire che esistono ambienti particolarmente attrezzati che migliorerebbero ed affretterebbero la sua "guarigione". Non è facile Fran ma non vedrei altro modo...se solo dovesse fraintendere la tua mancanza di disponibilità (e non è vero) sarebbe la fine...si sentirebbe abbandonata...
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De: haiku04 |
Enviado: 13/09/2013 15:19 |
Infatti il quesito non è semplice, la maggior parte delle persone, soprattutto se non decisamente anziane, detestano l'idea di lasciare la casa per trasferirsi in un "pensionato".
Il fatto poi che, indubbiamente per un riflesso inconscio di autodifesa, non si renda conto della gravità del male, non spinge certo ad una soluzione del genere. Ha, se non altro, la fortuna di non aver problemi economici, quindi potrebbe ricorrere alla ormai classica badante, magari non fissa ma ad orari, in modo da non rimanere completamente sola.... ecco, punterei su questo suggerimento, magari evitando il termine "badante" per sostituirlo con "persona di compagnia e sostegno", poi credo che, con il peggioramento della situazione, automaticamente dovrà accettare uno dei due casi. Non è facile.... |
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Grazie!... La penso come Voi, sarà molto difficile parlare ma é necessario!.
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Fran...com'è andata???
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E' andata che non recepisce... Ha un colore cadaverico, quella notte poi si era staccato il tubicino del drenaggio e ieri é andata a chirurgia toracica a farsi vedere. Secondo me poi non é nemmeno più tanto presente. Quando siamo arrivate a Pavia mi ha detto "Non é Pavia, é un paese che si chiama San Genesio" Ho impostato San Genesio sul navigatore e dopo giri in stradine sempre più strette mi sono trovata davanti alla CHIESA di San Genesio, a quel punto mi dice... il paese si chiama "San Genesio e Uniti", peccato che nel frattempo un signore mi ha fatto notare che ero in zona ZTL.... morale ci abbiamo impiegato 3 ore per arrivare. La terapia poi dura 2 ore, abbiamo pranzato alle 15,30 e si é prenotata per la prossima volta... il problema é che ho fatto 2 conti e tra pedaggi e benzina ci rimetto una discreta cifra, ma ...visto che lei non ne parla... ci andrò lo stesso... magari nell'altra vita... farò un giorno di inferno in meno
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De: haiku04 |
Enviado: 26/09/2013 23:49 |
Ti fa davvero onore quello che stai facendo, e che sinceramente in pochi farebbero per quella che in fondo è una conoscenza. Ma tu sei sempre stata molto generosa, per cui scordati l'inferno! ...... però alla prossima occasione, fatti trovare con la macchina a secco, e al distrubutore dirai fanno tot euro, io non li ho! ..... se si offende, beh, sarebbe assurdo!
E magari parlare coi medici, spiegando la sua solitudine, e chiedendo che siano loro a consigliarle una soluzione adeguata?..... mhhhh, non è compito loro mi sa.... Tienici informati!
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