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De: haiku04 (Mensaje original) |
Enviado: 12/10/2013 12:42 |
Ieri un'altra cinquantina di morti. La zona del naufragio è al centro di un triangolo tra Malta, la Libia e Lampedusa, in una zona di competenza maltese per quanto riguarda le operazioni di ricerca e soccorso.... ma Malta si sà, non si prende la briga, per es. lo scorso agosto La Valletta aveva rifiutato di far sbarcare 102 naufraghi poi fatti arrivare, dove? ma a Siracusa!
E quindi, eccoli a Lampedusa, i governativi Letta e Alfano, gli europei Barroso e Malmstroem. Tutti uniti dallo sdegno e dall’impotenza: non può andare avanti così, bisogna fare, occorre creare una Task force e rafforzare il Frontex. Parole che udiamo da anni. Mentre ogni giorno la situazione peggiora. Quanto è accaduto davanti all’isola è doloroso e terrificante, non c’è neppure bisogno di dirlo. I morti sono morti. Non vanno solo compianti, ma aiutati a salvarsi, senza sfruttarli per la polemica politica o per mostrarsi generosi e solidaristi, ma solo a parole. Come chiedeva Ungaretti: «Cessate di uccidere i morti, / Non gridate più, non gridate».
Purtroppo lo sdegno per la strage è stato accompagnato dalla esplosione, o forse dalla simulazione di complessi di colpa. Una reazione del tutto immotivata, perché, nei fatti di Lampedusa, non solo di colpe non ne abbiamo, ma come sempre abbiamo messo forze e soldi, in una gara di generosità: protezione civile e carabinieri, sub, vigili del fuoco e cittadini hanno rischiato per le colpe degli altri. Il naufragio di Lampedusa è stato provocato dai profughi stessi. Uno spettacolo grottesco. Da un lato, la curiosità morbosa, mistificata come pietà, per le scene crudeli, enfatizzate dai media e dai mezzi-busti con voce commossa: parole, lacrime, lutto nazionale, tutte cose che non costano (e non producono) niente. Dall’altro il tormento di se stessi, le insensate autoaccuse, il mea culpa ininterrotto, ma solo per mostrarsi umani e solidali. Un masochismo inaccettabile, soprattutto perché programmato e calcolato, che ha unito quasi tutti i politici, quale ne fosse la collocazione.
E in cui si sono soprattutto distinte le autorità. «Vergogna», ha urlato il Vescovo di Roma. Senza dire chi si deve vergognare. «Vergogna» ha ripetuto il presidente Napolitano, che, come già Ciampi, talvolta imita il papa. Per non dire delle due gemelle del bla-bla, la Boldrini e la Kyenge, sempre pronte a chiamare «razzista» chi non la pensa come loro: hanno chiesto mutamenti radicali nella politica dell’emigrazione, senza dire in che modo (di certo non lo sanno neppure loro).
Occorrerebbe essere più concreti e realistici. Due regole dovrebbero dare una risposta al terribile problema dei fuggitivi. Anzitutto operare perché non scappino, aiutare loro e i loro governi a risolvere i problemi. Cosa, peraltro, che le nazioni europee fanno. In secondo luogo scoraggiare le fughe e punire gli speculatori. La sinistra invece chiede di accoglierne di più. Ma quanti, visto che già ora sono troppi? Senza una programmazione razionale e severa, l’immigrazione diventa invasione, il diritto di asilo si traduce in un disastro, economico e sociale, per il paese invaso. Ogni aumento di migranti irregolari comporta crescita della delinquenza, spaccio di droga, conflitti etnici, femminicidio.
E importiamo mano d'opera lavorativa nel momento in cui la disoccupazione degli italiani ha raggiunto limiti drammatici. Va detto che una legge l'abbiamo, quella Bossi-Fini (2002). Se non funziona, si può cambiare. Ma una legge oggi è ancora più necessaria che 11 anni or sono. Napolitano dovrebbe saperlo, dato che fu il primo, insieme con la Turco, a farne una contro l'immigrazione clandestina (1998). Ora chiede di abolirla e lancia lo slogan: «Una politica dell'accoglienza». Una bella parola. Ma occorrerebbe anche chiedersi: in che misura e come? chi darà loro un lavoro e una casa? dove trovare i soldi per l'assistenza? Aiutare i profughi è un dovere; ancora più lo è non danneggiare gli italiani.
Senza quella legge gli arrivi crescerebbero ancora, anche perché nei paesi islamici ci sono e ci saranno a lungo guerre e guerriglie, anche in quelli più modernizzati come l'Egitto. La cosiddetta «primavera araba» non ha portato pace, ma lotte intestine, stragi e genocidi. Amiamo la democrazia e abbiamo salutato con gioia la cacciata dei despoti: Saddam, Gheddafi, Mubarak, Ben Alì e, speriamo presto, Assad. Ma per ora le cose sono peggiorate, senza il loro pugno di ferro dovunque abbiamo guerre civili, favorite dagli odî religiosi. Di cui sono vittime ogni giorno anche tanti cristiani. E, di conseguenza, abbiamo una marea crescente di profughi. Lampedusa è la porta dell'accoglienza, non deve divenire quella della catastrofe. L’Europa si prenda immediatamente le proprie responsabilità con una scelta di garanzia e di sicurezza per chi affronta il viaggio della speranza in mare”..... invece trova più comodo guardare sempre da un'altra parte, lasciandoci come si suol dire, cornuti e pure mazziati, molto pesantemente..... Basta!
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NEWS- ULTIM'ORA - "Decisione d'emergenza : l'85% degli stipendi dei parlamentari e dei manager pubblici, delle pensioni d'oro e dei benefits vari, verranno messi a disposizione di un'iniziativa umanitaria e di sorveglianza marittima, al fine di disincentivare ulteriori sbarchi di immigrati.Fino a quando il governo non troverà un sistema per impedire che il canale di Sicilia divenga attraversabile a piedi, passando su mucchi di cadaveri e non si accorderà con gli stati da cui partono le carrette del mare al fine di inibire gli sbarchi o riprendersi i clandestinbi se NON meritevoli di asilo politico, oltre alla condanna a morte dei cosidetti "scafisti", tali sussidi verranno pagati dai "comandanti supremi con il sedere nelle stanze del potere del Paese".In caso non fossero sufficienti, si tasseranno i loro risparmi e venderanno proprietà immobiliari acquistate con i proventi delle loro carriere politiche".
eh eh eh... |
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De: haiku04 |
Enviado: 13/10/2013 12:20 |
Eh eh eh..... fantascienza!!!
Intanto aboliranno la Bossi/Fini, quindi, evviva, accoglienza per tutti!!, quindi disagi di portata inimmaginabile, quindi nuove tasse per "rendere sicuro il Mediterraneo".... Lo stretto di Gibilterra è il percorso minimo per raggiungere l’Europa dall’Africa. Perché i disperati non lo scelgono? eheheh. perchè da lì non li fanno passare, mentre noi guai a non farlo!....come se non bastassero già tutti i casini che ci rovinano la vita..... mah, povera Italia davvero, quanto ci costa, ma quanto ci costano queste inarrestabili (da anni!) migrazioni?? |
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Francamente è gente che mi fa una gran pena...
...ma non è con loro che ce l'ho...
...ce l'ho con tutti quei farabutti che stanno governando
...poveri Italiani...ma in quali mani siamo??? |
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