Esistono molte solitudini intersecate - dice - sopra e sotto ed altre in mezzo;
diverse o simili, ineluttabili, imposte o come scelte, come libere - intersecate sempre.
Ma nel profondo, in centro, esiste l'unica solitudine - dice;
una città sorda, quasi sferica, senza alcuna insegna luminosa colorata, senza negozi, motociclette, con una luce bianca, vuota, caliginosa, interrotta da bagliori di segnali sconosciuti.
In questa città da anni dimorano i poeti.
Camminano senza far rumore, con le mani conserte, ricordano vagamente fatti dimenticati, parole, paesaggi, questi consolatori del mondo, i sempre sconsolati, braccati dai cani, dagli uomini, dalle tarme, dai topi, dalle stelle, inseguiti dalle loro stesse parole, dette o non dette.
"Ci sono due modi per andare verso la Vita. Il primo è camminare baldanzosi, fieri e sicuri. Il secondo è camminare affascinati, curiosi e felpati. Ecco, io scelgo il secondo modo. Mi fa sentire p...iù vicino al mistero della mia Vita..."
Ogni giorno è un nuovo giorno. Tutto da inventare, tutto da vivere, tutto da godere. L’alba lo posa sul palcoscenico della tua vita, e se ne va.
Il nuovo giorno è tuo, t’appartiene, nessuno te lo può portare via. Puoi farne ciò che vuoi. Puoi farne un capolavoro o un fiasco. Perché sei Tu il soggettista… Perché sei Tu il regista… Perché sei Tu il protagonista. La vita è fatta di tanti nuovi giorni: tutti da inventare, tutti da vivere, tutti da godere. Alzati dalla poltrona di prima fila!… e sali sul palcoscenico della tua vita!
(Omar Falworth)
Oltre che nel reale,anche virtualmente c'e' il piacere di stare insieme e con gioia ringrazio chi con serenita' e semplicita', riesce ad illuminare la nostra giornata.....
A te che non cerchi la lite ma, con serenità, cerchi l’accordo. A te che vedi il buono anche dove è difficile scorgerlo. A te che non ti senti superiore a nessuno. A te che non cedi alle provocazioni. A te che non giudichi, ma cerchi di capire il comportamento degli altri. A te che usi il cuore in tutte le tue scelte, senza mai essere schiavo della ragione. A te che riesci a riconoscere i tuoi errori e non cerchi di trasformarli in errori degli altri. A te che riesci a sorridere anche quando il tuo cuore piange. A te che sai ancora commuoverti davanti ad una buona azione. A te che riesci a intravedere il sole anche quando intorno a te c’è la tempesta. A te che non sei indifferente ai lamenti di un mondo stanco e “indifferente”. Alessia S. Lorenzi
A volte le cose non vanno – nonostante tutto – di male in peggio. A volte, i giacinti resistono all’inverno; il verde trionfa; i raccolti sono abbondanti. A volte un uomo punta in alto, e raggiunge il traguardo.
A volte la gente rifiuta di farsi guerra; elegge un uomo perbene; decide che sì, importa, che non è giusto che chi è straniero soffra la fame. E ci sono uomini che diventano quello a cui erano destinati.
A volte i nostri migliori sforzi non sono invano; a volte facciamo quel che davvero volevamo fare. E il sole a volte scioglie un prato di dolore che sembrava ghiaccio puro: possa succedere anche a te.
Quanno che sei arrivata alla mia età, nun te fanno più invidia le piscchelle, e te devi da accontentà de ciccia e cellulite. Lo specchio nun te fà più paura perché er mejo l'hai dato, lassa fà, la vita t'ha fatto più sicura e co la maturità, tante so le cose che in rassegna, fai passà: quell'amica che t'ha tradito, l'amore che t'è passato, e quanno c'era er momento nun te sei goduto, quarche ruga, er capello bianco, te s'è allargato er fianco... Ma quanto dalla vita ho avuto, e quanto ho dato? Nun se po quantificà, poi in fonno nun è andata tanto male, farò li conti più in là, se Dio me dà la forza pe st'artri anni che deo campà.