|
È la quiete
Valli lontane, luna d'argento e lagna d'un cane. Il venticello profumato di croco carezza il silenzio; vagan le nuvolette spolverando la luna. Nella cuna di querce e nell'orto assonnato l'incessante grillio. È il silenzio. Dorme il pollaio ricoperto di penne, dormono le viuzze stanche, dormono i campi di stoppie, la casetta con le grate sull'aia dorme; dormono i fiori, riposan le rose, le cose tacciono: è la quiete. Sonnecchia il paese e l'uomo riposa. Ma qualcuno veglia, posa il mento sul palmo e guarda, contempla e pensa, riflette l'infinito.
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 4 de 4
Siguiente
Último
|
|
Chi saremo
Turbineranno i giorni, voleranno i mesi, passeranno gli anni; svanirà così questo corpo di tentazione e tornati saremo ciclo di creazione nella notte dei tempi.
|
|
|
|
Chi siamo
Seme del cielo ci culliamo in terra sconoscenti. Perle del tempio allor, ora tarli del bello. Sterpi sballottati al vento, siamo fabbri del fango, e quel ch'è brutto, schiavi di questo e del suo frutto. Pulci nemiche del leone, caparbi. Rigettiam le messi perché buone confusi e sbalorditi, scrutiamo il sole inebetiti e non preghiamo. Infaticabili talpe, al buio lavoriamo per nulla e la meta sviamo. Ciechi. Siamo tomba di pensiero inerte, superbi.
|
|
|
|
Principe, dovi li trovi questi poeti così interessanti?
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 4 de 4
Siguiente
Último
|