Si aggrava ancora il bilancio dell’ondata di maltempo in Sardegna. Il ciclone Cleopatra che ha messo in ginocchio l’isola ha finora causato la morte di 17 persone.
Sono due i dispersi al momento accertati dalla Protezione civile regionale. Non si riesce a rintracciare due persone, una a Torpè e una a Onanì , nel nuorese. La macchina dei soccorsi è impegnata nelle ricerche con la speranza di trovarli vivi.
Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha parlato di una «piena millenaria, un evento che si registra una volta nel millennio con una forza al di sopra di ogni ragionevole previsione. La situazione purtroppo è tragica. Ci sono centinaia di evacuati - ha detto - cui stiamo provvedendo per la notte». Le forze dell’ordine e il personale di soccorso sono state allertate in massa per le operazioni di pronto intervento in favore della popolazione colpita. “Polizia, carabinieri, vigili del fuoco, tutti sono stati attivati. Si sta intervenendo per capire la situazione nei luoghi e nel frattempo ci si sta organizzando per assitere” la gente, ha precisato Cappellacci. Sono “migliaia le persone colpite, che hanno avuto danni alle abitazioni” e gli alberghi di Olbia “sono già stati tutti riempiti”.
Sull’isola caduta acqua pari a metà della quantità registrata in un anno
Le precipitazioni che hanno colpito la Sardegna ieri, in particolare nella zona centromeridionale, hanno avuto portata eccezionale, toccando un massimo di 470 mm in 12 ore. Secondo l’Arpa Sardegna nel centrosud dell’Isola è caduta ieri una quantità d’acqua pari alla metà di quella registrata mediamente in un anno. I dati registrati dal dipartimento Idrometeo dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale evidenziano fenomeni piovosi «particolarmente intensi», causati dal ciclone che si è bloccato sul Mediterraneo occidentale.
Le piogge che hanno investito la Gallura sono state meno intense che nel resto dell’isola ma più «veloci» e i danni causati non sono legati tanto alla massa d’acqua caduta, quanto alla particolare orografia del territorio.
Le previsioni non annunciano lunghe tregue: in serata le precipitazioni riprenderanno in tutta l’isola, partendo dal sud per poi tornare in Gallura. L’intensità prevista è minore rispetto alle ultime ore, ma sono immaginabili comunque pesanti disagi vista la situazione già particolarmente difficile.
Letta: “Tragedia nazionale”
Intano il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza «per disastrosi eventi meteorologici». Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha annunciato lo stanziamento di 20 milioni di euro. «E’ una vicenda - ha sottolineato Letta - che ha assunto da subito carattere da tragedia nazionale. Un dramma di proporzioni incredibili». «Ieri - ha spiegato il premier - abbiamo riunito il comitato operativo della protezione civile che ha messo a punto i primi interventi, legati a due priorità: assistenza alle centinaia di persone sfollate e salvare i dispersi; interventi sulla viabilità, anche quella principale, fondamentale per questi primi elementi di aiuti. Ci sarà subito la ricognizione dei danni». Nei prossimi giorni, ha aggiunto Letta, sicuramente andrà in Sardegna. «Già oggi ci sarà il ministro della Difesa Mauro». Il premier ha spiegato che la fase di ricostruzione avrà «deroghe al patto di stabilità» dei Comuni. Dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è arrivata la solidarietà alla Sardegna e alle vittime del maltempo con un tweet.
Decine di località isolate
Intanto il capo della protezione civile Franco Gabrielli ha detto che ci sono ancora molte zone isolate: «La verifica definitiva la faremo solo quando queste zone saranno liberate dalle acque». Gli allagamenti hanno fatto saltare l’erogazione dell’energia elettrica e anche i telefoni sono in tilt. I danni sono ancora da quantificare.
Oggi scuole chiuse
Quella di ieri è stata una vera e propria strage con strade e case allagate per l’esondazione di fiumi, centinaia di sfollati, black-out elettrici, pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi. Oltre alla Gallura, Ogliastra, Oristanese e Medio Campidano le zone più colpite. Oggi molte scuole resteranno chiuse.
Crolla un ponte: 3 morti
La giornata tragica è iniziata con il ritrovamento di una donna di 64 anni, Vannina Figus, morta nella sua casa allagata a Uras (Oristano), uno dei centri più colpiti dal maltempo. Il marito, invece, è stato tratto in salvo ed è stato ricoverato all’ospedale San Martino di Oristano in ipotermia. Proprio a Uras, decine di famiglie sono state evacuate e hanno trascorso la notte nella palestra comunale, così come nella vicina Terralba, dove gli sfollati sono 800. Un’altra donna, un’anziana di 90 anni, è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpé (Nuoro). Un agente di Polizia è invece morto per il crollo di un ponte a Dorgali, nel Nuorese. A Olbia sono morte madre e figlia, che si trovavano a bordo di una Smart, travolta dalla furia dell’acqua. Tre morti anche in un incidente stradale causato dal crollo del ponte sulla Provinciale 38 Olbia-Tempio.
Difficoltà nei trasporti
Disagi anche nei trasporti. Ieri all’aeroporto di Cagliari-Elmas intorno alle 15.30, mentre sulla zona si abbatteva un violento acquazzone, quattro voli a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari è rimasta in porto, mentre il treno Olbia-Chilivani con a bordo 18 viaggiatori, è rimasto fermo alcune ore a causa dell’esondazione del torrente Enas, che ha allagato la sede ferroviaria. Il maltempo dovrebbe concedere una tregua alla Sardegna, anche se le precipitazioni continueranno. Per oggi sono previsti 50 millimetri di pioggia.