Carezza di novembre
Foglie bagnate e panchine vuote, verdi, ingiallite e rossastre tra le nubi e il fumo denso sui tetti. Freddi cappotti e pullover, tra pozzanghere tristi di sole e d'autunno, quando invano ti cercavo tra le gocce sui vetri appannati. Ossa gelate sui fogli bianchi di inchiostro infinito che parlava di te. Nenie e tormenti colorati di viola, striati di perle piangenti che cadevano, goccia dopo goccia, mentre un leggero tepore mi avvolgeva. Carezza di novembre che arrivasti inattesa sul far della sera, portando quiete di sogni azzurrini e dolci occhi sognanti che si accesero come il fuoco nel camino tra castagne ancor chiuse nei ricci che non pungevano più.
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