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De: ○●MAX●○ (Mensaje original) |
Enviado: 29/11/2013 04:24 |
I sogni sono fatti di tanta fatica. Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo che il sogno non ci appartiene più. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro destino. Ricorda: "Quando stai per rinunciare, quando senti che la vita è stata troppo dura con te, ricordati chi sei. Ricorda il tuo sogno".
Sergio Bambarén da "Il delfino"
Il vostro Max
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Non guardare indietro, oggi è un nuovo giorno: un giorno da conquistare....**[̲̅̅B][̲̅̅u][̅̅o][̲̅̅n][̲̅̅G][̲̅̅i][̲̅̅o][̲̅̅r]̲̅̅[̲̅̅n][̲̅̅o]** (⁀‵⁀) ✫ ✫ ✫ BACI .`⋎´✫¸.•°*”˜˜”*°•.✫ ...✫¸.•°*”˜˜”*°•.✫KISSS |
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Il mare affascinerà sempre coloro per i quali il disgusto della vita e l’incanto del mistero hanno preceduto i primi dolori, per una sorta di presentimento dell’insufficienza della realtà a soddisfare le loro aspirazioni. Quelli che hanno bisogno di riposo ancor prima di aver conosciuto la stanchezza, il mare li consolerà, li esalterà vagamente. Il mare non porta, come la terra, le tracce delle fatiche dell’uomo e della sua vita. Nulla vi sosta, nulla vi passa se non fuggevolmente, e quando le barche lo solcano, come svanisce in fretta la loro scia! Di qui la grande purezza del mare, che le cose terrestri non hanno. E quest’acqua Vergine è ben più delicata della terra indurita che soltanto con la zappa si riesce a scalfire. Il passo di un bimbo vi apre un solco profondo con un rumore argentino, e ne spezza per un attimo le sfumature ininterrotte; poi ogni traccia è cancellata, e il mare ridiventa calmo come ai primi giorni del mondo. Colui che è stanco dei sentieri della terra o che intuisce, prima di averli tentati, quanto siano accidentati e volgari, sarà sedotto dalle pallide vie del mare, più pericolose e più dolci, incerte e solitarie. Là tutto è più misterioso, perfino quelle grandi ombre che a volte fluttuano quietamente sui campi nudi del mare, senza case e senza alberi, e che sono proiettate dalle nubi, celesti villaggi, vaghi fogliami. Il mare ha l’incanto delle cose che la notte non restano in silenzio, che sono per la nostra vita inquieta una sorta di permesso di dormire, una promessa che il mondo non scomparirà; è come il lumino da notte dei bimbi che, quando brilla, li fa sentire meno soli. Il mare non è separato dal cielo come la terra, è sempre in armonia con i suoi colori, si commuove per le sue sfumature più delicate. Scintilla sotto il sole ed ogni sera sembra morire con lui. Quando poi è scomparso, continua a rimpiangerlo, a conservare un po’ del suo luminoso ricordo, di fronte alla terra uniformemente oscura. E il momento dei suoi riflessi melanconici, così dolci che guardandoli ci si sente struggere il cuore. Quando è quasi scesa la notte, e il cielo è cupo sulla terra ormai nera, il mare risplende ancora debolmente, non si sa per quale mistero, per quale brillante reliquia del giorno sepolta tra i flutti. Il mare ravviva la nostra immaginazione, perché non fa pensare alla vita degli uomini; allieta anche la nostra anima perché, al pari dell’anima, è un’aspirazione infinita e mai appagata, uno slancio spezzato di continuo da cadute, un lamento eterno e dolce. Ci incanta al pari della musica, che non reca come il linguaggio la traccia delle cose, che non ci dice nulla degli uomini, ma imita i moti della nostra anima. Il nostro cuore, slanciandosi e poi ricadendo con le loro onde, dimentica i propri cedimenti, e si consola in un’intima armonia tra la propria tristezza e quella del mare, che confonde il suo destino e quello delle cose.
Marcel Proust da "I piaceri e i giorni"
BUONA GIORNATA
Annamaria |
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