La cosa che allora emozionava di più noi bambini era quella di ritrovare su quegli ordinati scaffali dello spaccio gli stessi prodotti che la sera avevamo visto con entusiasmo a Carosello, poco prima di esser messi a letto: «E dopo Carosello tutti a nanna». Era come trovarsi di fronte ad entità “famose”. La Tv stava creando miti in carne ed ossa, ma anche inanimati. E quei prodotti ora potevamo persino toccarli, addirittura comperarli. Introdotti in televisione dai personaggi o dai nostri cartoni preferiti nella magia del bianco e nero, adesso quei prodotti ci parevano ancora più belli perché lì nello spaccio erano pure tutti colorati.
La lattina verde dell’Olio Sasso «Matilde… la pancia non c’è più…» o il barattolo del caffè Paulista, con le sue fasce decorative stile latinoamericano arancioni, gialle e nere: «Là, nella pampa sconfinata dove le pistole dettano legge, il caballero misterioso cerca la bellissima donna che gli ha incendiato il cuore. S’ode un grido nella pampa: Carmecita abita qui?» .
E ancora i barattoli rossi del pomodoro concentrato De Rica con gatto Silvestro e Titti . La lattina a strisce orizzontali blu e rosse della Carne Bovina in gelatina Montana, con Gringo .
Gli spacci ormai resistono solo nei piccoli paesi di campagna o di montagna. Accompagnano con tenerezza il lento inesorabile spopolamento di quei luoghi e forse sono uno dei pochi punti di riferimento rimasti ai sempre meno reduci, sopravvissuti di un passato che non tornerà più.
Oggi al posto dello spaccio della mia infanzia c’è una Caffetteria. Come se quel brulicare chiassoso di casalinghe, bambini e nonne di tanti anni fa, proseguisse, ma in un’altra dimensione.
Non c’è più il carbonaio, la merceria e nemmeno il fotografo. Oggi, nel secondo decennio del terzo millennio, testimoni della selvaggia, inesorabile globalizzazione del mondo: Kebab Casablanca, Compro Oro in contanti, China Centro massaggi, Bangla Bazaar, Romania Produse Alimentare… In me, ovviamente, non c’è nessun intento critico. La mia è solo la constatazione della nuova odierna realtà. Del resto, lo sappiamo da sempre… Panta rei.
Proprio così, Carosello era un delizioso minimondo in cui personaggi reali e cartoni animati, fondendosi gli uni con gli altri, davano vita a piccoli spettacoli che ormai sono un cult..... Calimero con l'olandesina che lo faceva tornare bianco col magico detersivo Ava, Joe Condor, il Gigante buono e la Ferrero, Caio Gregorio er fusto del Pretorio e i primi tessuti sintetici Rhodiatoce, l'omino coi baffi della caffettiera Bialetti..... e poi le tre gemelle Imec (ormai saranno nonne!), le delizie della famiglia con la coppia Zoppelli/Viarisio: Alemagna, ullallà è una cuccagna!, la China Martini con due signori semiseri col loro "dura minga, dura no" quantomai profetici.... ricordi di un tempo che fu e che non tornerà, se non con la nostalgia di noi che eravamo bambini in un'epoca che ancora non conosceva il consumismo sfrenato, ma che si deliziava con questi siparietti e poi, come nel mio caso, tirava il grembiule alla nonna affinchè comprasse il Tide, perchè aveva nella confezione un pupazzetto, o quel particolare gelato (scusi, posso dire una parola? c'è un Algida laggiù che mi fa gola!).... c'era persino il bellissimo bambino Giusva Fioravanti che divorava i formaggini Ramek, e nessuno poteva immaginare che sarebbe diventato un pericoloso terrorista....
Oggi le pubblicità sono noiose, ripetitive sino alla nausea e senza più quella magia ingenua, come ingenui eravamo certo noi.... Oggi ci sono i supermarket, gli ipermarket, con scaffali fornitissimi anche di tante cose inutili, e il fare la spesa non è più una gioiosa scoperta, ma un obbligo con un doveroso occhio attento ai prezzi..... allora era scoppiato il boom economico degli anni '60, ricco di speranze, mentre oggi siamo in crisi nera....
Già, panta rei. Ma stranamente quello che passa e se ne va è sempre ciò che è stato più bello....
Laggiù nel Montana .. tra mandrie e cow-boys c'è sempre qualcuno di troppo tra noi Black Jack va dicendo che troverà il modo di farmi sembrare un bel colabrodo perchè se a provarci un bel dì lo costringo vedremo chi cola, parola di Gringo. Gringoooo
Erano tutte gocce di teatro..... forse adesso siamo troppo intelligenti per le scenette di Carosello,
o forse più scemi visto che basta una sgallettata mezza nuda per volerci indurre a comprare di tutto,