“Cadono foglie e frutti: ma dallo stame fiorisce un’altra primavera.
Nella solitudine che si dilata per l’imminente inverno, viene in rilievo Dio:
avanza Dio; e con Lui il rapporto si fa più intimo e immediato.
Di quanto perdo nell’economia umana di tanto acquisto nell’economia divina
Vista così l’esistenza è un albero che cresce verso il cielo, per fiorire nell’eternità.
Stagioni e malanni, delusioni e sofferenze sono le potature.
L’albero cresce sotto una pioggia amara (acqua e sale, il pianto) per mondarsi,
sino a divenire puro stelo eretto da terra in cielo. La vita non è che un processo di
maturazione, mediante la purificazione che ne fa il dolore: quando è maturo,
il frutto lo coglie Dio che trapianta l’albero in paradiso”.
In questa prospettiva la vecchiaia non sarà una male da sopportare con
coraggio e pazienza, ma una stagione ricca, feconda e anche gioiosa.
Questa è la vera sfida della terza ed ultima età...