Non lo sanno più dove posarsi questi baci,
queste labbra sugli occhi accecati e ghiacciati
addormentati ormai in un sogno superbo,
guardano trasognati come cani sull’erba,
la folla delle pecore grigie sull’orizzonte
mentre brucano il chiaro di luna sparso al prato,
a carezze di cielo, vago come la vita
che hanno; ignare e prive del fuoco dell’invidia
per le rose di gioia dischiuse ai loro passi;
e quella lunga calma verde che non comprendono.