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General: SHOAH - POESIE... PENSIERI... DIPINTI... E NON SOLO...
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Reply  Message 1 of 4 on the subject 
From: Orso Tony  (Original message) Sent: 26/01/2014 15:00


 


 

 

 



Qualcuno ci dice...

 - Ma c'è ancora bisogno di ricordare la Shoah?

Tanto ormai è notissima ed è passato tanto tempo! -


In una società come la nostra, così pervasa da

ignoranza,  inciviltà, razzismo, bassi istinti e violenza,

serve eccome... ma non solo come ricordo

bensì anche e soprattutto per tener alta la guardia

al fine di evitar la rinascita di pseudo-culture vili e violente

che vedono negli ebrei e nei diversi di ogni genere

la colpa di tutto... soprattutto in questi momenti di crisi.

.

.


 



 
 
 
 
SHOAH
 
 PENSIERI POESIE IMMAGINI MUSICHE
E NON SOLO...
PER NON DIMENTICARE...
 

 

 

 

 

Prima di dar un modesto contributo alla memoria
 di questa giornata desidero
esprimere qualche piccolo pensiero personale.
 
 
Quello che più mi rattrista ed indigna è che
quanto accaduto è stato un frutto diabolico
di quella che riteniamo, e giustamente,
la nostra grande civiltà europea...
 
 
 
 
 
 
 
 
Aggiungo poi che oggi,
da varie parti in Italia e nel mondo
 c'è il tentativo di crear un confuso calderone 
e così mischiando le carte
non riconoscere e/o sminuire l'immensa vergogna...
per tutto il genere umano...
del genocidio...
 
 
 
 
 
 
Ci sono poi anche i negazionisti...
che non solo offendono la memoria delle vittime...
ma anche la realtà... la storia e la nostra intelligenza.
 
 
 
 

 

 

 

Il mio contributo al ricordo si esplicherà in questo modo:
 
 
 
1 - mediante due bellissime poesie di cui la prima è quella notissima di Primo Levi, sopravvissuto agli orrori di Auschwitz, e l’altra,  davvero molto struggente, di Joyce Lussu ci parla della sorte dei bambini dei campi;
 
2 - il trailer de "LA VITA E’ BELLA" ;
 
3 - il noto dipinto di Munch… " L'Urlo" che è forse l'opera d'arte massimamente rappresentativa dell'orrore umano… ma anche l'opera... Camera a gas di David Olèreinternato nel marzo del 1943 e assegnato al Sonderkommando di Birkenau, con il compito della rimozione dei corpi dalle camere a gas e alle operazioni di cremazione, sopravvissuto allo sterminio e poi divenuto pittore;
 
4 - Un pensiero dal diario di Anna Frank...
 
5 - il video Schindler's List - Theme Itzhak Perlman con musica ed immagini dolorose ma tragicamente coinvolgenti...
 
6 - il tutto tra immagini che ritengo capaci di imprimersi nella nostra memoria...
 
 
 
 
      
 
 
 
 
 
 
 

SE QUESTO E’ UN UOMO
Primo Levi
 
«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».
 

 


 

 

 

 

C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu 
 
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il trailer de... "La vita è bella"
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 
Edvard Munch – L’urlo
 
 
 
 

David Olère - Camera a gas


 

 

 

 

 

 

Anna Frank

 

 

E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze

perché esse sembrano assurde e inattuabili.


Le conservo ancora, nonostante tutto,


perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo.


Anna Frank

 

 

 

 

 

 

 

MAI PIU’ TANTO ORRORE
E TANTA DIABOLICA DISUMANITA'
 
 

 

Tony Kospan


 


PER LE NOVITA' DEL B LOG
SE TI PIACE
I S C R I V I T I




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Reply  Message 2 of 4 on the subject 
From: sempreverde Sent: 27/01/2014 05:55
Se questo è un uomo
 

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no
Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno
Meditate che questo è stato
Vi comando queste parole
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via
Coricandovi alzandovi
Ripetetele ai vostri figli
O vi si sfaccia la casa
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi


Reply  Message 3 of 4 on the subject 
From: MOTHERSIXTEN Sent: 27/01/2014 09:31

Sei milioni di ebrei e migliaia di altre fasce,
considerate di minoranza in quella mattanza
di uomini,non potra' mai essere dimenticata.
 E non basteranno migliaia di anni affinche' la
 terra digerisca questo mal tolto alla umanita'.....


In questo giorno di rimembranza si proiettano
 film, si promuovono libri,si parla...,si parla....,
ma penso che non ci saranno mai parole adatte
che potranno raccontare e riscattare appieno
quello che hanno subito questi individui,colpevoli
solo di una persecuzione derivante da leggi
marziali inventata da uomini stessi......

Etty Hillesum
 è una delle tante vittime di Auschwitz dove
troverà la morte con la sua famiglia nel
Novembre del 1943. Il suo diario le sopravvive
 e passa di mano in mano, finchè nel 1981
viene finalmente edito, riscuotendo un grandissimo
 interesse, collocandosi nel novero
della diaristica femminile riguardante la Shoah
 che vede il suo inizio con il diario di Anna
Frank, pubblicato ad Amsterdam nel 1947.
 Etty inizia a scrivere le prime pagine del suo
diario il 9 marzo 1941, di domenica.


Tanti si sono espressi in versi
fermando in rima i trigici momenti
che stavano vivendo e pochissimi
di loro hanno avuto la fortuna
di proporli personalmente dopo,
quando tutto della tragedia ebbe fine....

 

 

Reply  Message 4 of 4 on the subject 
From: Butterfy Sent: 27/01/2014 11:11
            


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