Chi non ha mai provato la sensazione di distacco dal resto del mondo che solo
un buon libro può dare? Già questa sensazione racchiude la maggior parte dei
segreti che sottostanno al piacere di una bella lettura.
Con la biblioterapia la lettura sviluppa il pensiero, inducendolo al ragionamento,
sviluppa contemporaneamente l'immaginazione, la capacità di far vivere il teatro
interno di immagini e simboli anche come trampolino di lancio per l'azione creativa nella vita.
Come dire, uno stimolo benefico che andrà ad agire in tutti gli altri ambiti dell’esistenza,
dal lavoro alle relazioni interpersonali. L'identificazione con personaggi e vicende, risveglia e
stimola l’intelletto andando a creare diverse scale di valori, coltivando ideali, lasciando vivere
l'entusiasmo e il desiderio di vedersi coinvolti. Proprio come i personaggi del libro stesso e i loro eroi,
in iniziative grandi e significative, ma anche nelle scelte di vita di tutti i giorni.
Leggere insegna anche a star bene con se stessi, a non temere la solitudine,
ma a scoprirsi capaci di gioire anche da soli del proprio tempo.
Quando si parla di libroterapia non dobbiamo pensare soltanto alla sua funzione
ricreativa della lettura e all’arricchimento culturale che ne deriva. Alcuni studi hanno
dimostrato che i benefici della lettura sono quasi equiparabili a quelli ottenuti dagli antidepressivi.
Per esempio in Germania nel 2005, analizzando mille soggetti affetti da distimia,
si è dimostrato che la cura del libro potrebbe apportare risultati simili a un intervento farmacologico.
Queste mille persone sono state suddivise in due gruppi da cinquecento in modo casuale;
al primo gruppo è stato prescritto un antidepressivo; al secondo, invece,
la lettura di un numero consistente di libri da loro scelti. Dopo sei mesi, molte persone
hanno cominciato a mostrare un miglioramento del tono dell’umore, indipendentemente
dal gruppo di appartenenza. Chi conosce il piacere della lettura può essere d’accordo con questo studio,
mentre gli scettici si limiteranno a trovare la teoria piuttosto bizzarra.
In ogni caso, come dice Borges,
il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini...