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Addio a...: ADDIO a * Gabriel Garcia Marquez *
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Butterfy  (Mensaje original) Enviado: 18/04/2014 11:01

Se per un istante Dio si dimenticherà che
sono una marionetta di stoffa e
mi regalerà un poco di vita, probabilmente non
direi tutto quello che penso,
ma in definitiva penserei tutto quello che dico.

Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più,

capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli
occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.

Andrei avanti quando gli altri si fermano,
starei sveglio quando gli altri dormono,
ascolterei quando gli altri parlano e
come gusterei un buon gelato al cioccolato!!

Se Dio mi regalasse un poco di vita,
vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente
il mio corpo ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei
il mio odio sul ghiaccio e
aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh
sopra le stelle un poema di Benedetti
e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.

Innaffierei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine
e il carnoso bacio dei loro petali...


Dio mio, se io avessi un poco di vita...

Non lascerei passare un solo giorno
senza dire alle persone che amo,
che le amo.Convincerei tutti gli uomini e le donne
che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini proverei
quanto sbagliano al pensare
che smettono di innamorarsi
quando invecchiano, senza sapere
che invecchiano quando smettono di innamorarsi.

A un bambino gli darei le ali,
ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei
che la morte non arriva con la vecchiaia
ma con la dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!

Ho imparato che tutto il mondo ama vivere
sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità
sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che
quando un neonato stringe con il suo piccolo pugno,
per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo
ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente
quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose
che ho potuto imparare da voi,
ma realmente,
non mi serviranno a molto,
perché quando mi metteranno
dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.

* Gabriel  Garcia  Marquez *



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 18/04/2014 12:00
Per amore di verità
 
A un certo punto nel villaggio globale di internet ha cominciato a circolare questa poesia. È stata attribuita a Gabriel García Márquez, dicendo che sarebbe stata scritta in occasione di un peggioramento delle sue condizioni di salute e come forma di congedo dalla vita. Lo stesso García Márquez alla notizia di questa pubblicazione ha voluto smentire di esserne l'autore con parole di fuoco: "Mi sarei potuto uccidere dalla vergogna se qualcuno avesse creduto veramente che ero io colui che aveva scritto una cosa tanto ridicola". In effetti l'autore della poesia è un comico, imitatore e ventriloquo, si chiama Johnny Welch e a dispetto del nome è messicano. Welch aveva scritto la poesia nel 1996 e l'aveva già pubblicata con il titolo:" Se io avessi vita", nel libro Ciò che mi ha insegnato la vita. Welch giura di non essere stato lui a mettere la poesia in circolazione su internet e di non sapere chi abbia potuto farlo. Si è dichiarato d'accordo con García Márquez: "Rispetto la sua opinione, che è molto giusta. Io non sono uno scrittore, né ho studiato filosofia e letteratura, sono un essere umano che ha necessità di comunicare ciò che sente; non so se lo faccio bene o male, lo faccio con il cuore". La poesia era stata già letta pubblicamente alla televisione cilena e alla televisione messicana, per l'appunto accompagnando le esibizioni di una marionetta di pezza.
Ci riempie di gioia sapere che Gabo, come è chiamato affettuosamente Gabriel García Márquez dai latinoamericani, stia meglio. Si appresta a terminare il suo primo volume di memorie e a tornare a una vita normale, nonostante il tumore al sistema linfatico che lo ha colpito.
Nei termini del nuovo villaggio globale, mediatico ed elettronico, sembra che abbiamo vissuto qualcosa accaduto altre volte. Fichte iniziò la sua brillante carriera di filosofo di successo, pubblicando anonima La critica di ogni rivelazione, che per le somiglianze di stile e di contenuto fu attribuita a Kant, il quale smentendo la paternità dell'opera, fu costretto a fare il nome del suo effettivo autore, dando a Fichte la fama, che peraltro poi questi meritò ampiamente. Un episodio simile a questo della Marionetta è accaduto a Borges nel 1986. Poco prima che il grande scrittore argentino morisse, venne diffusa una poesia di congedo dalla vita che gli fu attribuita. La moglie di Borges, Maria Kodama, liquidò la faccenda con un secco commento: "Se avesse scritto una cosa del genere, non l'avrei mai sposato".
 
 
Sono passati anni da questo scritto, Marquez è riuscito a vivere ancora a lungo da allora, ma il suo momento è arrivato..... inutile dire che se n'è andato il grande intellettuale che tutti conosciamo, sfido chiunque a dire di non aver letto almeno un suo libro, ed è questo che ci lascia in eredità, la sua fantasia fantastica....
 
“Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e appurare la data e le circostanze della sua morte. Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra”
 

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 18/04/2014 12:55
Ironico, spregiudicato, contraddittorio, provocatorio, passionale, 
è stato un uomo che ha amato la vita...un gigante della letteratura 
mondiale. Ha saputo ridare identità e dignità alla letteratura 
sudamericana, restituendo verità e storia alla sua Colombia. 
Ha incantato il mondo con le sue opere e la sua narrazione semplice 
e popolare, con un piacere sempre rinnovato di giocare con la vita, 
con il disegno di personaggi immortali.

Ai vecchi insegnerei che la morte non è fatta di vecchiaia, ma di oblio” 


 
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