Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni:
mia madre ha sessant'anni,
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accenno, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il core;
ah, se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando china il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso
Pur, se fosse il mio priego in ciel accolto,
non chiederei di Raffael da Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto;
vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei
dal sacrificio mio ringiovanita.
E. De Amicis
E' sempre un bellissimo omaggio alla Mamma, forse un po' datato....
Oggi le mamme 60enni non hanno più la treccia bianca ma tagli scalati alla moda del colore preferito,
e anche l'immagine della donnina inferma e stanca, cioè fragile per l'età non è più congrua,
semmai un po' di cervicale e mal di schiena, ma il tutto rivestito con abiti colorati, pantaloni
e gonne a volte anche troppo corte!
Il viso poi in genere è fresco, o comunque truccato in modo da dissimulare al meglio l'età...
Chissà come rimarrebbe stupito l'autore se potesse apparire improvvisamente e constatare
quanti cambiamenti ci sono stati, e forse lascerebbe il pennello a Raffaello sostituendolo
con una macchinetta digitale o il cellulare, per immortalare la sua cara "vecchietta"!
Ho voluto un po' scherzare, ma come allora il poeta vedrebbe solo la bellezza della sua mamma,
e magari non voler più cangiar vita con vita, ma portarsela fieramente in pizzeria
per una margherita con birretta!