Volo
Rimiro il tuo librarsi a ricamar le nubi odo il grido ilare lanciato libero, nel ceruleo cielo ti invidio oh gabbiano che ti innalzi lontano ed io ancorata al suolo solo con la mente raggiungo il tuo volo e abulica, inerte da gravità trattenuta vorrei in te tramutata fuggire in un frullio d'ali e osservar da lassù,, piccole, fragili esistenze umane. |