Che momento fantastico e' l'infanzia,ma anche quanto e' difficile.....!!!....Si guardano i bambini dando per scontato di sapere tutto su di loro e invece sono un rebus da risolvere momento su momento.....Lacrime e sorrisi vengono spesso mal interpretati.....ma poi si cresce tutti e la vita afferra con le braccia di ferro e.........

 

Ricordo ancora la voce di mia madre,quando con orgoglio di contro il frignare di qualche cugino, diceva: "No, Annamaria e' coraggiosa,non ha paura del buio,e rimane ben volentieri in casa da sola,senza fare tante storie come stai facendo tu ora...." Io sentivo e mi convincevo sempre di piu' che quella era l'Annamaria che piaceva, che veniva accettata e mai avrebbe dovuto avere momenti di defaiance....... Eppure come sarebbe stato bello poter dire a mia madre:"vieni con me di la' perche' ho paura del buio....Non mi lasciare sola in casa,mi fanno paura i rumori della casa....gli scricchiolii che il panico faceva  amplificare sempre di piu'". Non so perche' si era istaurato quel meccanismo per il quale io avrei dovuto essere, forte, coraggiosa, brava e sopratutto ubbidiente...... I bambini sono strani, ma forse percepiscono piu' degli adulti cosa viene accettato da loro e si dispongono in modo da non deludere nessuno. Quante volte avrei voluto piangere liberamente,ma dovevo dimostrare indifferenza.....tenere dentro le lacrime e contenere quella forza che avrebbe voluto spaccare tutto...... Anche dopo che sono cresciuta ho dovuto continuare ad essere forte: era cosi' che mi ero affacciata al mondo sociale e cosi' mi volevano e non so come sarei stata accettata se avessi mostrato il mio vero essere.Fifona, debole,insicura.   Certo,oggi, col senno di poi, capisco che se avessi detto di avere paura del buio, certamente mia madre mi avrebbe accompagnata, oppure se avessi detto che avevo terrore dell'acqua,mio padre non mi avrebbe buttato in acqua perche' imparassi a nuotare......Imparai a nuotare,ma ancora oggi ho terrore dell'acqua e in questi giorni che la cronaca racconta del dramma della Concordia  sento a pelle il terrore dei naufraghi di quella nave.....(forse e' proprio questo che mi ha portato a ricordare........) Comunque gli altri si comportano con noi in funzione di quello che noi dimostriamo di essere,ma non per quello che siamo veramente, perche' quello spesso lo conserviamo gelosamente e mai nessuno potra' capirlo.... E' importante essere sempre se stessi,ma io penso che nella mente di un bambino che percepisce subito di essere stato rifiutato dalla propria madre, deve per forza crearsi una linea di condotta che porti ad una accettazione da parte di altri e lo rassicuri negli affetti ai quali si aggrappa..... E' solo un momento....... Annamaria