Comunicato Stampa
11 febbraio 2014
Mario Virano, Commissario di Governo
per la Nuova Linea Torino-Lione,
di nuovo sotto accusa
Il Senatore Marco Scibona del Movimento 5 Stelle, Mario Cavargna di Pro Natura Piemonte e Alberto Veggio della lista civicaBuongiorno Condove, assistiti dall’avvocato Stefano Bertone, hanno inviato ieri un esposto alla Procura di Roma in merito ai possibili reati di falso ideologico, omissioni di atti d’ufficio ed altri reati in corso di valutazione commessi dal Commissario di Governo per la Nuova LineaTorino-Lione arch. Mario Virano.
Sotto accusa i dati di traffico non corretti presentati nel corso degli anni dal Commissario Virano ai decisori politici italiani ed europei e attraverso i quali sono state ottenute le approvazioni politiche dai Governi italiano, francese e dalla Commissione europea ed ottenuto il finanziamento per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione dall’Unione europea.
In particolare si contestano i dati sulla saturazione della linea storica, premessa indispensabile, secondo l’Accordo italo-francese del 2001, per chiedere i finanziamenti indispensabili per la realizzazione del progetto. La saturazione della linea esistente non c’è mai stata e, anzi, si è registrato dal 2001 un fortissimo calo del traffico di merci tra Francia e Italia. Di questo calo non ci sarebbe traccia nella documentazione del Commissario che non avrebbe mai aggiornato i dati in divenire per condizionare le scelte politiche relative alla Torino-Lione.
Ricordiamo che Mario Virano è già stato rinviato a giudizio per non aver ottemperato a un ordine del TAR che ingiungeva di mostrare tutta la documentazione dell’Osservatorio da lui presieduto a chi la richiedeva, segnatamente ad esponenti del Movimento No TAV.
A fronte dei numeri forniti da Virano viene prodotta un’ampia documentazione tecnica di fonti terze, tra cui l’ente governativo svizzeroAlpinfo, da cui si evince che le condizioni di saturazione della linea esistente indispensabili per approvare la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione non ci sono mai state e non ci potranno essere per decine di anni a venire come affermato dalla Commissione francese Mobilité 21.
Sono fatti che il Movimento No Tav ha sempre detto e che ora documenta con dovizia di particolari. In sostanza si specifica nell’esposto alla Procura di Roma che il Commissario di Governo non può e non deve fornire dati o indicazioni tali da indirizzare le scelte dei decisori politici in senso contrario ai loro obiettivi e con danno economico per la nazione e si sostiene che i dati economici forniti da Virano sull’interscambio merci tra Italia-Francia sono fuorvianti perché valutati con criteri arbitrari e in contrasto con le regole delle valutazioni statistiche economiche.
I dati che l’esposto dimostra falsi e fuorvianti prodotti dal Commissario di Governo Virano hanno da anni facilitato e continuano a facilitare l’assunzione di decisioni dannose all’Italia, alla Francia e all’Unione Europea. Alla luce di ciò viene spontaneo chiedersiquali sono gli interessi che il Commissario di Governo intende favorire.
I presentatori dell’esposto si aspettano che la Procura di Roma valuti la loro richiesta con indipendenza e obiettività e faccia luce rapidamente per individuare e circoscrivere le responsabilità del Commissario Governativo e di altre eventuali persone che hanno favorito l’assunzione di decisioni Governative che hanno danneggiato e continuano a danneggiare e impoverire il Paese.