La vecchia anima sogna... Oh vieni! andremo come allor, di silenzio e d'ombre in traccia, stretti per man, nella tranquilla sera d'aprile, senza proferir parola. La mia pallida faccia chiudero intorno come una spagnola nella mantiglia nera, né tu vedrai le rughe del mio volto già sfiorito, né i miei grigi capelli. E torneran giovanilmente belli questi occhi, nelle miti ombre dell'ora; l'anima mia per essi (oh mie velate, stanche pupille che piansero tanto!) manderà lampi ancora, e ancora evocheremo, nell'incanto d'aprile, le passate estasi e dolce invaderà lo spirito un bisogno di fede e di preghiera. Oh nella notte andar di primavera tra le fragranze delle prime rose e la solfa pacifica dei grilli. Andar muti così stretti per mano, nel sonno delle cose e il vivo fiotto dell'amor lontano, come onda che zampilli fresca improvvisa fuor da un'arsa rupe, erompere dal nostro arido cuore! Non credi tu che il seppellito amore risorgerebbe? Oh ch'io riprovi un'ora sola d'ebbrezza, un attimo d'oblìo per le angosce dell'anima patite! Oh ch'io risenta ancora l'impeto nel mio cor di mille vite benedicenti Iddio, Dio che agli uomini diè la giovinezza e alla patria degli uomini l'aprile. Viene il vento recandomi un sottile odor di selva; annotta, e sui tranquilli campi l'ombre si stendono. Una nota !impida sale,. si ripete, erompe In improvvisi strilli, in una frenesia di gioia, ignota a noi, fatti di fango e di menzogna. La notte ascolta e beve da quel canto l'estasi. La mia vecchia anima sogna.