Hai mai guardato
con quegl'occhi di rugiada
l'autunno? Il vermiglio
odor di rami secchi
e di foglie fugaci e fragili, che, come infanti di vetro
abbandonati
da madri quasi eterne, dondolano cullate
da un sospiro di vento, prima di morir
in questo scenario di cemento? Guarda l'autunno. Ricorda i miei gesti
che cadono nel vuoto. Ora che con gli arti di vetro,
in un suicidio di pensieri, attendo. Attendo la fine. Attendo la fine di questo dolore,
che violenta le mie membra.
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