Invidio i mari che lui attraversa - invidio i raggi delle ruote della carrozza che lo porta in giro - invidio le curve colline che osservano il suo viaggio. Tutti possono vedere facilmente quel che invece - ah, cielo - a me è vietato assolutamente. Invidio i nidi dei passeri che punteggiano le sue lontane grondaie - la mosca soddisfatta sul suo vetro - e le foglie felici - felici - che fuori dalla sua finestra scherzano approvate dall'estate - gli orecchini di Pizarro non potrebbero acquistare ciò per me. Invidio la luce che lo sveglia - e le campane che gli annunciano con forti rintocchi il mezzogiorno. Fossi io per lui il mezzogiorno. Ma mi vieto di fiorire - e annullo la mia ape - per paura che il mezzogiorno sprofondi me e Gabriele nella notte infinita.
Emily Dickinson
Il vostro Max