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De: ○●MAX●○ (Mensaje original) |
Enviado: 09/02/2015 03:59 |
Perché il mio verso è sì spoglio di moderni orpelli, sì lunghi da varianti o improvvisi mutamenti? Perché seguendo il tempo non dedico uno sguardo a metodi nuovissimi e a ricerche originali? Perché ancora scrivo sull'unico stesso tema, limitando l'inventiva a un ben noto stile, tanto che ogni parola quasi svela il mio nome mostrando la sua origine e donde essa proceda? Oh sappi, dolce amore, io sempre di te scrivo, e tu e l'amore siete il mio costante tema: così quanto posso fare è rivestir vecchie parole spendendo ancor quelle ormai già dispensate: come il sole è ogni giorno nuovo e vecchio, così il mio amore ancor ripete quello che già disse.
WILLIAM SHAKESPEARE Il vostro Max | | | | |
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Forti con tutti, invisibili a noi stessi… Il potere. Spesso lo usiamo per far sentire agli altri quanto valiamo, quanto siamo forti. Lo urliamo in faccia a chi amiamo, lo ostentiamo con chi vogliamo sfidare, lo imponiamo per farci ascoltare. Ce ne riempiamo le tasche e il portafoglio, lo trucchiamo sui nostri occhi, lo disegniamo con delle belle etichette, lo ticchettiamo con i nostri tacchi. E più beviamo alla fonte di questo potere, più la gola si asciuga, le labbra si seccano, la pelle si inaridisce, il cuore si screpola. Perché quando usiamo il potere personale per farci credere forti, siamo in realtà invisibili a noi stessi. Chiediamo all’altro: “ti prego, guardami. Osserva la mia forza” ma non sentiamo l’eco tornare indietro a questa frase. Un’eco che risuona nel vuoto dei nostri polmoni, che rimbomba nel silenzio del nostro cuore e dice: “Perché se tu riconosci la mia forza, allora forse anch’io potrò vederla”. Ciechi nel buio di noi stessi, fragili e con i pugni tesi, friabili e franosi come terra inaridita, quando usiamo il nostro potere per prevaricare, per sedurre, per ostentare, siamo in realtà nelle mani di un boia spietato. Il boia che uccide il sentimento per noi stessi, l’amore per ciò che siamo e non per ciò che vogliamo far credere di essere. Prima di preoccuparci di avere potere su gli altri, sarebbe meglio preoccuparci di avere potere su noi stessi. Quando siamo nel vero potere personale non abbiamo bisogno del riconoscimento degli altri. Siamo, punto. Essere nel nostro potere significa riconoscere una forza interiore che ci appartiene, una forza che basta a se stessa, che si nutre di se stessa, e che non cerca altro. Allora, oltre che essere nel nostro potere, siamo anche in potere di essere. Di essere liberi. dr. G.Alfredo Succi
Annamaria |
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