Una dieta ricca di potassio potrebbe ridurre il rischio di ictus nelle donne, quindi via libera a banane, fagioli e patate dolci. è quanto rivela uno studio condotto dall’American Heart Association e pubblicato sulla rivista scientifica Stroke: le donne che assumono più potassio rispetto alla media, hanno una probabilità del 12% ridotta di imbattersi in un ictus di qualsiasi tipo e del 16% sulle conseguenze ischemiche.
Così come spiega il team di ricerca guidato dall’esperta Sylvia Wassertheil-Smoller, da diversi decenni è noto come l’assunzione regolare di potassio possa aiutare a contenere l’ipertensione. Quale fosse l’incidenza dell’elemento sulle patologie correlate, quali appunto l’ictus, non è stato mai analizzato prima di questo studio.
I ricercatori hanno analizzato per 11 anni i comportamenti alimentari di 90.137 donne, tutte in post-menopausa e comprese nella fascia d’età 50-79. L’analisi si è concentrata sull’assunzione quotidiana di potassio, per poi correlarla ai casi di ictus verificatisi durante il periodo di studio e, non ultimo, anche al numero di pazienti decedute. Dai dati raccolti, si è innanzitutto compreso come l’assorbimento medio del minerale con la dieta sia di 2,611 mg al giorno, nonostante le raccomandazioni dell’OMS indichino un valore di almeno 3,510 mg o superiore al giorno. Solo il 16.6% delle intervistate raggiunge o supera questa soglia e, come da premessa, è proprio questo gruppo a godere dei maggiori benefici.
Rispettando o superando il valore di riferimento consigliato, la prima correlazione diretta notata è unadurata della vita più lunga: le donne che assumono corrette quantità di potassio, infatti, vedono ridotte del 10% le probabilità di una morte prematura. Non è però tutto: fra le intervistate non affette da problemi di pressione, coloro che assumono le maggiori quantità del minerale vedono ridursi del 21% le chance di subire un ictus ischemico e del 27% quelle di ictus di qualsiasi tipo. Comprendendo anche quella parte di campione che invece soffre di varie problematiche dovute all’età, come appunto la pressione alta, la media si attesta rispettivamente sul 12 e sul 16%. Così spiega la già citata dottoressa Wassertheil-Smoller, docente al dipartimento di epidemiologia e salute pubblica dell’Albert Einstein College of Medice di New York:
I nostri risultati suggeriscono come le donne debbano mangiare cibi più ricchi di potassio. Non si trovano grandi quantità di potassio nel junk food, bensì in patate dolci, banane e fagioli bianchi.
Ovviamente, non manca il rovescio della medaglia: l’esperta ha sottolineato come dosi eccessive di potassio possano in realtà essere dannose per il cuore, quindi è sempre necessario farsi seguire da un medico o da uno specialista, per studiare a fondo la giusta quantità del minerale da assumere in relazione al proprio metabolismo e alla propria storia clinica. Il prossimo passo della ricerca sarà vagliare se le proprietà oggi confermate trovino un equivalente nella popolazione maschile.