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06-04-2009
Tanto si è detto, poco si è compreso. La mistificazione, ha deviato i percorsi della verità.
Ancor più terribili certe coscienze, che non tremano di un millimetro. Intatte restano, davanti a crolli di Anime spezzate, per sempre.
Ancor più terribili certe macerie, di fiducie e di credi, che ora giacciono a mucchi scomposti. A soffocare, già provati respiri.
Mentre processioni di fantasmi, percorrono vuote strade, in un falso silenzio. Pregno, in realtà, di echi dolorosi.
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SABBIE MOBILI
Giungle quotidiane, di improbabili speranze. Desideri, inutilmente ostinati e granitiche fiducie, radicate chissà dove.
A rischio costante i nostri passi. Un destreggiarsi continuo, fra suoli precari. Che troppa abilità vogliono, per non fallire.
È un disperato bisogno di credere, quello che ci confonde. Con i suoi troppi abbagli.
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29 giugno
Picchia fuori il sole. Picchia la malinconia, sul mio cuore.
La tua assenza mi maltratta e non serve la voce grossa. Mangiare non è più nutrire. Non si può sfamare il vuoto.
La distanza non è una colpa. Nemmeno Amare lo è. Eppure a volte, somiglia a una condanna.
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