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Non tu
Come di sera, l'ombra di un pino trova la sua pace nei selciati trascinando con sé l'eco dell'anima nella quiete del riposo, atteso come la dolce morte per chi singhiozza da troppo l'aria che manca e tornare dove sereno fu il tuo volto che allo scuotere via il sonno come un sasso cade sordo. Nell'azzurro, dove si smarriscono i tuoi occhi si nasconde una lacrima senza ragione, ho perso il conto dei sospiri del mio cuore.
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Canto d'inverno
Al solco di un uscio deserto ride un vecchio a una sedia vuota dove putrida la polvere dimora tempo passato per passare, non vi è musica, solo lamento.
Poi canta, e ride ancora.
Stride il vento alla serrata finestra Che timida filtra la luce dello strazio sorto, infame rivelatore delle lacere membra appassite come un fiore ormai morto, un nuovo inverno vi cadrà addosso come un gelido sasso. Al cupo bisbiglio del corvo spennato singhiozza restio il canto, del tenero ricordo d'amore svanito.
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