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Le parole di franco: Macchine gonfie di musica a Mergellina
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Gabbiano  (Mensaje original) Enviado: 03/06/2017 06:14

Le estate degli ottanta erano estati

che cominciavano prima

 

a maggio ti strappavano i libri dopo solo sei ore

alle otto di sera non avevi nemmeno voglia

di mangiare

 

soffiava il mare da riviera di chiaia

 

gli autobus soffiavano di  capelli neri

di occhi neri pungenti

di seni raccolti in cotone nero

che occhieggiava dalle camicette aperte

che vibravano come il mare

 

non si può vivere a napoli senza respirarne

a fondo i colori

e respirandole senti che qualcosa si sta confondendo

nelle tue vene

 

Credo marechiaro sia un grande molo

dove scegliere se vivere il vento i profumi dell’aria

con il foulard di pochi soldi.... tanto lottare

ma alla fine riuscire a salire sulla sua barca a vela

 

Alla fine magari ti saresti svegliato aprendo le finestre

al profumo che veniva dal tirreno delle magie

avresti bevuto a coppa  da quel cotone nero

avresti litigato con quegli occhioni sempre gelosi neri

avresti riso o pianto entro quei capelli neri

 

Avresti girato per i mercati comprando delle rose

avresti preso il pesce  appena pescato

chiaccherato ai barbieri

bevuto due o tre caffè senza pagare

 

L’avresti vista bella come il sole

tua su un tavolo

tua sottobraccio scegliendo ogni volta

una pizzeria sul molo

 

L’avresti vista piangere… quando la bellezza

che arrivava dal vento dei faraglioli gli scavava

grandi vie nel cuore

 

L’estate che gonfiava le macchine

era troppo bella per indovinare fino a fondo il suo sorriso

 

Frachitiè accumpagname stasera

il grande ingegnere sulla solla dei suoi anni

aveva scelto me per lasciarmi il suo cammino

 

Il mio cuore allora mi diceva .. come mai tifi van basten

se hai l’azzurro nelle vene

 

Ritagli di quelle estati

grovigli ai concerti… caldi…

gambe fresche che si strinsero quella volta

sulla mia mano che nella ola

per non cadere sentì uno scoglio diverso

 

Mangiavo uno due cinque ghiaccioli

con i piedi nudi tesi alla finestra

mozzarelle e pomodori con un filo di origiano

A pranzo e a volte anche a cena


mozzarelline della terra di benevento

puntate nella maglietta tipo lacoste

comprate al mercato

composte su jeans da fermare il fiato


chissà su quali piatti nella cucina

si sono poi chinate nelle sere 

di tv e di fritto fra i vetri appannati


Le barche dondolavano leggere

le macchine si gonfiavano fra le luci


avevamo pochi soldi in tasca

il biglietto dell'autobus non timbrato nelle dita


scienza delle costruzioni... idraulica

pasta lasciata la sera fra due piatti


e nell'aria.... nell' estate che veniva 

 " piccerè... non te scetà

e non ce vo na strega che ti vo arrubbà ....










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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 07/06/2017 19:04
Ricordo bene la prima volta che l'ho visto...sembrava così fuori posto...
parlava intimidito, poco convinto... chissà se lo rivedrò,pensavo...

Poi ha preso la chitarra in mano, ha suonato una canzone ed è stata subito un'emozione... 
ed allora ho pensato che mi ero sbagliata e che avevo il cuore in gola...subito dopo i primi accordi....

Ero piccolina...così è stato mio fratello a portare a casa il suo primo disco...tutto italiano, 
così puro, così incontaminato nei sapori...nella musica talmente diversa dalle altre ...

Ricordo che "rubavo" il disco, quando mio fratello usciva, per potermelo gustare un po' da sola...
...e ballavo per tutta la sua durata ...al ritmo scatenato di quelle note altissime...

Sono tante le parole delle sue canzoni alle quali mi sento attaccata...vuoi per malinconia di un tempo ormai passato, 
vuoi per la bellezza reale dei testi...vuoi per la bravura incontestabile...

Il mio animo malinconico però mi porta a preferire una canzone..invece di un'altra,
forse è proprio vero che ci piace ciò in cui ci ritroviamo...come se venissimo posti davanti ad uno specchio... 
è così che mi sento con le cuffie in testa così presa dai testi,dalle note inconfondibili... 

E mentre cullo questi miei modesti sogni,mi lascio andare...
perché le canzoni sono come le perle ...una grande e unica...e l'altra più piccola di altre ma ugualmente brillante...  

Questo sono le canzoni...sono "perle" e tutte ugualmente brillanti...
ognuna con i suoi perchè...ti fanno piangere...ti fanno ridere...
ti fanno battere il cuore...quando la nostalgia se ne sta lì...e continua a bussare...

Risultati immagini per perle la musica


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Gabbiano Enviado: 08/06/2017 08:15
Non ho compreso Susanna a chi ti riferisci

io l'altra volta ho fatto una cosa semplicissima
ho riaperto una vecchia pagina anni ottanta
e di colpo sono ritornate canzoni dimenticate

Ieri sono andato per vie ombrose di boschi
un antipasto di chicche calabresi 
pancetta salame ricotta pomodori
con acciughe cipolle formaggio carciofi  
poi anche un bel piatto di tagliatelle ai funghi
una ciotola in due di fagioli ai funghi
vinello in mezzoa tanti immagini di funghi
sorriso di ragazza ai funghi pure

poi una coppa così buona di fragoline
di bosco con maraschino

tanta buona umanità in giro 
e come sempre accade
accanto al lavoro 
lascio amicizia viva

nel viaggio mi ha accompagnato lei
con la sua voce unica

guada che ci sono canzoni
ci sono canzoni che ti fanno il cuore 
grigliato

siccome prima ho dovuto accompagnare
dei colleghi... avevo acceso lo stereo
" ma per me  le canzoni napoletane non le capisco

 si... un cazzo

Poi sono ritornato con lei
scollinando per alberi di castagno 
nel verde 

La sorella è decisamente più carina
anche se un pò stronzetta

Anni ottanta... macchine gonfie di musica a Margellina
ed io che scalando in terza sono tra faggi ed abeti
e ancora con i libri sul molo..




ps buona la possibilità di correggere
il mio vecchio vizio di scrivere come se
parlassi e di lanciare senza ritornare sopra 

visto che piatto ho fatto... natura... sapori... musica
ma dobbiamo indovinare... 


 
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