Credo che non ci sia uno spartito che la contenga, troppe le note che sfuggono, troppi i rilanci dei violini che trovano le viole saltando il pentagramma.
Anzi mi pare più umano pensare che la signora dietro i ricordini luccicanti, stringa la spalle.. non so... passano tanti artisti di qua.. qualcuno si è fermato... altri hanno fatto dei quadri.. ma di quella musica.. mi creda... non penso esista... eppoi se esistesse .. certo... la trovererebbe in negozio
Sorrisi.... e... come nei mattini di Luglio a Ravello ..Wagner scioglie l’ultimo sonno per versare negli occhi il giorno nuovo ... le mie pupille hanno visto ai primi di ottobre nella nascente alba, fra i campanili che davano una purezza di parole quasi soffiate all’aurora... la sinfonia che scese leggera fra la meraviglia e l’incanto e prese le mie vie...
La sinfonia di Maria...dolcissima.... nascosta fra i grani che scivolano sulle preghiere senza cercarne il cuore
E finalmente ho visto il suo viso..... viso di perla... che con la sua umanità... ha sciolto di lacrime d’amore il cielo
E cosa sarebbe il cielo se non ci fosse Maria... la sua delicatezza... ha dissolto la sua lontananza.....
Compresi che nei giorni della gioia...la spina che ne ha trafitto il suo cuore.. quando con con la colombella presentava il suo bambino al tempio.... all’ altro capo aveva...Gesù...
Da quel momento la “cucitura d’amore” ha attraversato i suoi passi per sollevarla fino ai Suoi piedi... Simeone in un momento solo gli da le profondità luminose di Dio.. ma gli mette i sandali per metterla....sulla stessa via...
Da quell’istante lei sa che dovrà vivere la stessa sabbia di deserto di suo figlio.... con il doppio filo della gioia e del dolore... I giorni della tenerezza si spalancano in una dimensione in cui si perde con i suoi piedi di fanciulla ...che non sa ancora...e che non comprende ancora
Madre.... quel termine che nei giorni del dolore squarcia la terra e i cieli... scolorisce in una folgorazione sola quell’umanità senza suono... e per un istante... meraviglioso... fa anche ammutolire le nubi.... Con gli occhi pesti Gesù cerca solo sua Madre...insieme attraverseranno il Golgota... per sempre insieme... un Dio e la sua creatura non divina... ma umana.. attraverseranno la storia ed i pianeti... stringendosi... insieme... Gesù e sua Madre..
Da quel momento i cieli avranno un palpito.... nuovo.. imprevisto... non avranno un colore più pieno se non c’è Maria... e nell’atto più grande...nei giorni della gloria ..quando i timpani e gli archi squarciano i soffitti e le pareti.. perchè niente potrà più contenere quella musica... l’umanità di Maria diventa..... Regina dell’ Universo....
E tutto ha un diverso suono.... ed io l’ho sentito.... e lasciando i negozi dei ricordini ho sorriso...ed ancora non sapevo quante note spendide si sarebbero composte nei giorni ... ed ancora ne cerco di nuove ogni mattina..
Poi venne il sole... tanto sole da appiattire tutto e fermare il palpito che si era alzato al primo sorgere dell’aurora, ma .. come i fuochi che si vedono spuntare lontano fra i monti, qualcosa si conservava dolce nella memoria. Mi piace pensare che ci siano gente che mette braci ogni giorno ed ogni sera a quel fuoco... il fuoco di Maria..
E mi ricordo alla dieci di sera, poche luci accese ed un gran silenzio che prendeva le valli e i monti intorno... fra i banchi della navata parole piano .. ovattate... finchè una ragazza non intonò con la sua voce cristallina quel canto... che Lei certo raccolse fra le dita... come ogni sera... come sempre.. aldilà del tempo che possiamo ricordare
E la lucerna di Maria poi si spense nella notte serena.... l’alba poi avrebbe sarebbe arrossita su quei campanili che attraversavano il tempo...
Un dito.... molto più bello di quello a pittura della cappella sistina ...avrebbe toccato il senso del vivere e della storia... avrebbe sfiorato tutto.. accarezzato tutto... senza farsi vedere....
franco 13 dicembre 2017