Carissimo Piero
non mi rattrista parlare di Marco, anzi, mi aiuta a sentirlo più vicino a me; quindi : grazie.
E ora veniamo a noi.
A 26 anni sposo il ragazzo con cui avevo progettato la mia vita già da 10 anni, ma non è
tutta rose e fiori la convivenza, tutt'altro: Enzo lavorava presso l'ospedale di Nicosia (ENNA),io nello studio di famiglia a Catania e non mi sentivo di allontanarmi dai miei, già sofferenti da tempo, potevano contare solo su di me. Ti lascio immaginare.
Dopo un anno arriva Marco, che viene accolto da tutti come una benedizione e così è stato. Era un bambino dolcissimo, sempre sorridente e coccolone, non mi diede mai nessun problema e io mi sentivo una donna fortunata. Nel frattempo, anche per respirare un pò, partecipo
ad un concorso pubblico e vengo nominata ad Enna. Iscrivo Marco all'asilo e poi a scuola fino alla maturità classica , in un istituto Salesiano, perchè volevo che studiasse con impegno e si dedicasse anche al volontariato e allo sport . Nove anni dopo arriva Chiara e, anche se meno docile del fratello, io mi comporto allo stesso modo. I miei figli sono cresciuti nella serenità e nell'affetto della famiglia, che nel frattempo si era riunita dopo la morte, a breve distanza, dei miei genitori( avevano 60 anni ).
Tutti mi reputavano una donna fortunata perchè avevo una bellissima famiglia e io mi sentivo veramente tale.
Ma il 7 Agosto del 98, alla vigilia della partenza per Creta, Marco accusa mal di testa e nel giro di un paio di ore entra in stato di coma. Diagnosi :MEDULLO BLASTOMA,.
Ci sentiamo impotenti e devastati da tale verdetto, a nulla valgono i tentativi esperiti,il cuore di Marco cessa di battere alle 21-30 del 27 Agosto.
Che dirti? ancora incredula ripercorrevo la vita di mio figlio, nulla lasciva intravedere quell'epilogo; era un ragazzo pieno di vita,instancabile nello studio ed in ogni attività, era l'allievo modello e il leader per i suoi amici; e per me era la mia stessa vita.
Troppo perfetto per essere vero, noi usciamno devastati irrimediabilmente da questa perdita, ma dovevo farmi forza per mio marito e per Chiara, affido quindi la mia sofferenza alla Madonna, chi più di lei può comprendermi ?
Approfitto di questa opportunità che mi dai per ringraziare i Salesiani, per l'aiuto e il conforto costante verso di noi, i compagni di Marco per averci adottato, gli amici per
non averci lasciato soli e tutti voi, amici del web, che mi aiutate a far sentire Marco sempre presente nelle nostre vite.
Grazie a te per l'affettuosa partecipazione che dimostri nei miei confronti.
un bacio
luisa