"Prima di morire, gli uomini scrivono le loro volontà e il loro testamento, danno la loro casa e tutto quello che possiedono a coloro che stanno lasciando.
Se, con le mie zampe, potessi fare lo stesso, questo è quello che chiederei.
Ad un randagio povero e solitario darei:
- La mia casa felice.
- La mia ciotola e il mio letto accogliente, morbidi cuscini e tutti i miei giocattoli.
- Il giretto, che ho tanto amato.
- La mano che accarezzava il mio pelo e la dolce voce che pronunciava il mio nome.
Darei al triste e spaventato cane di un canile, il posto che avevo nel cuore pieno d’amore del mio umano, in cui non sembravano esserci limiti.
Quando morirò, per favore non dite: "Non prenderò mai più un altro cane, perché la perdita e il dolore è più di quanto io possa sopportare".
Andate invece da un mio fratello non amato, uno al quale la vita non ha riservato alcuna gioia, né speranza e date a LUI il MIO posto.
Questa è l'unica cosa che possiedo e che desidero condividere: L'amore che ho lasciato alle spalle”.
(Anonimo)