ANIMALI - IL MIO ARCHIVIO

C'e' un posto in paradiso chiamato

"PONTE DELL' ARCOBALENO"

.Quando muore una bestiola che e' stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al Ponte dell' Arcobaleno.

Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali,cosi' che possano correre e giocare insieme.

C'e' tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene.

Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi; quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati.

Sono felici e contenti, tranne che per una cosa:ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro...corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte.

I suoi occhi lucidi sono attenti,trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre piu' veloce.

Ti ha riconosciuto e, quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia per non lasciarvi piu'.

Una pioggia di baci bagnera' il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assenti dal tuo cuore.

Allora attraverserete, insieme,

Ponte dell' Arcobaleno......

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Respuestas

Dal ramo striminzito di un ciliegio
Sfruttando le correnti ascensionali
E’ entrato un gatto come fosse piuma
Nella stanza dove attendo il tempo.

Dapprima sospettoso e fraudolento
Ha inarcato la schiena rilucente
Cercando il modo d'attaccar bottone;
Poi mellifluo e con mestiere
Ha iniziato a burlarsi dei miei scritti,
Che è tempo perso, inutili alchimie,
Che l’amore non vuole più lusinghe,
Né petali di rose né gardenie.

Arruffando la coda mi ha spiegato
Che la questione è facile e terrena:
Annusare ed inseguire, senza pause
La gatta nera nei vicoli più bui
Per condurla allo spasimo dei sensi;
Altro che versi, altro che poemi!
Roba ammuffita e mercenaria!

Ho bevuto l’arroganza dei suoi baffi
Fino in fondo, come dolce miele;
Via, lungi da me, gatto perverso
Torna ai tuoi vicoli untuosi,
Non ho bisogno delle tue moine:
Sono di gran lunga sufficienti
Quelle del cuore e della mente mia.

Facendo perno sulla grossa coda
Ha fatto un balzo tra le imposte aperte;
Prima del gran salto ho visto il ghigno
Suadente e soddisfatto dei suoi baffi.