La Chiesa della Maddalena
Della chiesetta originale, risalente al 1200, non rimane più niente perché nel XVIII secolo si decise di riedificarla completamente per il suo stato precario.
Venne affidato questo incarico ad un architetto e storico dell'arte appassionato dello stile Neoclassico, Tommaso Temanza che sceglierà poi di essere sepolto in questa chiesa.
La chiesa della Maddalena vista dal canale
La costruzione
I lavori iniziarono nel 1763 e si conclusero nel 1790, 7 anni prima della caduta della Repubblica per mano dei francesi.
Fu l'ultima chiesa costruita nell'epoca della Serenissima. La conclusione dei lavori, dopo la morte dell'architetto, fu seguita dal famigerato Gianantonio Selva, discepolo del Temanza e responsabile di alcune opere sciagurate tra cui la spoliazione e devastazione della Chiesa della Carità per farne aule scolastiche per l'accademia delle belle arti, e zone espositive per il Museo dell'accademia.
La chiesa è una delle tre chiese veneziane a pianta circolare, le altre due sono San Simeon Piccolo e la Basilica della Salute.
All'interno assume una forma esagonale.
In corrispondenza di ogni vertice dell'esagono, all'interno, si ergono due gigantesche colonne binate e relative nicchie all'interno delle quali trovano posto statue devozioni.
L'antico campanile rimase isolato dopo la riedificazione della chiesa e venne abbattuto nel 1881.
Le foto sono state realizzate a Settembre 2017 in occasione dell'apertura al pubblico della Chiesa durante la Biennale d'Arte. La chiesa è solitamente chiusa al pubblico e non vi si svolgono cerimonie religiose.
Simboli massonici della Chiesa della Maddalena
Questa chiesa incuriosisce per alcuni particolari: il simbolo sopra alla porta di ingresso è un occhio inserito all'interno di un triangolo simbolo, secondo alcuni, decisamente massonico. Inoltre il motto scritto sul frontone "sapiente aedificavit siti domum" che si può tradurre con "la sapienza ha edificato la propria casa", è decisamente troppo laico per una chiesa: la sapienza, la saggezza viene ad assumere una importanza superiore a quella della religione.
A questo si aggiunga che nell'epoca di edificazione della chiesa ed in quel quartiere specifico, la massoneria ed il razionalismo illuminato erano in pieno e vigoroso sviluppo. In quel quartiere abitavano Andrea Memmo, procuratore di San Marco, con i fratelli Bernardo e Lorenzo che oltre a far combriccola con il poco di buono del Casanova, si dilettavano di studi illuministici.
Anche la pietra tombale del Temanza, che si trova prima della porta di uscita dalla chiesa, riporta tre simboli massonici: il compasso, il righello e la squadra.