FILASTROCCHE DELLA BEFANA E' arrivata la Befana coi balocchi pei bambini; rimboccata ha la sottana ed è scesa nei camini. Ha trovato scarponcini e calzini trasparenti, li ha riempiti con dolcini per far bimbi assai contenti. Ogni cosa ha poi lasciato con sveltezza e cuor contento: nessun bimbo s'è svegliato proprio allora in quel momento. Risalita nei camini è scappata in grande fretta. La sognavano i bambini, quella povera vecchietta!
La Befana è una vecchietta, linda arzilla e piccoletta; va discinta ha in man la sacca, porta scarpe alla polacca. Lo sciallino ha sulla vesta e la cuffia porta in testa; ratta va senza che faccia sulla neve alcuna traccia.
E si cala pei camini nè si sporca i vestitini; alla sacca dà di piglio dove stanno in iscompiglio cavallucci pupazzetti palle bambole e confetti e li pone tra gli alari degli spenti focolari.
I fanciulli sul mattino tutti corrono al camino e a quei doni misteriosi restan timidi e pensosi esclamando: "Cosa strana! Chi sarà questa Befana?". Zitti, zitti, presto a letto la Befana è qui sul tetto, sta guardando dal camino se già dorme ogni bambino, se la calza è ben appesa, se la luce è ancora accesa! Quando scende, sola, sola, svelti sotto alle lenzuola! Li chiudete o no quegli occhi? Se non siete stati buoni niente dolci, nè balocchi, solo cenere e carbone!
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